IL Prodotto Interno Lordo italiano torna negativo, e la Borsa di Milano crolla del
3,61%. Ieri è stata davvero una giornata negativa per l’economia italiana, anche per
effetto di voci, poi smentire dal Tesoro, di una tassa retroattiva sui Titoli di Stato.
Alessandro Guarasci:
Il dato dell’Istat
ieri mattina è apparso come un fulmine a ciel sereno. Nel primo trimestre dell'anno
il Pil italiano è tornato a scendere, anche se di un marginale 0,1%. “Non mi faccio
illusioni – ha detto il premier Renzi – ma resto molto fiducioso sull'economia italiana”.
Il calo del Pil ha avuto un pesante effetto sulla Borsa: -3,61%, malissimo le banche,
anche se un po’ tutte le piazze finanziare europee hanno avuto fatto registrare bruschi
cali. Milano ha lasciato sul terreno 17 miliardi di euro. Ne ha risentito pure lo
spread. Il differenziale tra Btp e Bund che in apertura oscillava sui 152 punti, è
arrivato a toccare l'asticella di 184 punti per poi ripiegare a 180. Male anche Wall
Street che ha chiuso con una perdita di un punto percentuale. Sullo sfondo il via
libera definitivo a Montecitorio del decreto lavoro. Soddisfatto il ministro Poletti,
che si è detto convinto che ora "le imprese potranno assumere senza preoccupazioni"
e Renzi ha aggiunto che il decreto serve anche a salvare imprese e lavoratori. Assi
portanti del decreto legge sono le norme sui contratti a tempo e quelle sull'apprendistato.
D'ora in poi sarà possibile stipulare contratti fino a 36 mesi senza causale, vale
a dire senza una ragione specifica, così come sarà possibile prorogare un contratto
per cinque volte.