Haiti, insicurezza alimentare. Al via un centro di lavorazione della manioca
Un centro per trasformare la manioca e produrre gallette e farina grezza, migliorando
la capacità produttiva. È quello che viene inaugurato oggi ad Haiti, Paese fortemente
legato all’importazione di beni alimentari e dove l’insicurezza alimentare interessa
più di 600 mila persone. Il Programma, denominato “Aquaplus”, si propone – riferisce
la Fides – di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione
rurale del comune haitiano di Torbeck. L’unità di trasformazione (UdT) della manioca
è una struttura di 360 metri quadrati – con uffici, laboratori, equipaggiamenti e
programmi di assistenza tecnica ai contadini – che sorge sui terreni della “Faculté
d’Agronomie Université Notre Dame d’Haiti” (Undh). L’obiettivo è quello di supportare
un territorio dal forte potenziale agricolo ancora poco sfruttato a causa delle ridotte
capacità economiche a disposizione delle comunità per avviare imprese commerciali.
Assieme alla facoltà Undh, il Programma “Aquaplus” ha lanciato anche un progetto di
ricerca finanziato dal Programma alimentare mondiale (Pam), allo scopo di individuare
un nuovo integratore alimentare adatto ai bambini, derivato da farine e legumi locali
e in linea con gli standard internazionali per la sicurezza alimentare.
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVIII no. 136