Dal CdM via libera alle privatizzazioni di Poste e Enav
Non servirà una manovra correttiva. Ad assicuralo è il premier Renzi, dopo i dati
negativi sul primo trimestre del Pil. Intanto oggi dal Consiglio dei ministri via
libera alla vendita del 40% di Poste Italiane e del 49% di Enav. Nel capitale di queste
società lo Stato conserva la maggioranza attraverso il ministero dell’Economia. Servizio
di Giampiero Guadagni: La privatizzazione
di Poste ed Enav va avanti senza sorprese. Dall'operazione Poste è atteso un introito
di almeno 4 miliardi di euro. Il decreto prevede l'alienazione, realizzata anche in
più fasi, di una quota della partecipazione non superiore al 40%. La cessione si realizzerà
attraverso un'offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in
Italia. Una quota di azioni è destinata ai dipendenti con forme di incentivazione.
Un miliardo di euro arriverà dalla cessione del 49% dell' Enav, l'Ente di assistenza
al volo. Anche in questo caso la cessione dovrebbe avvenire attraverso l’offerta pubblica
di vendita. Le privatizzazioni serviranno a ridurre il debito pubblico, che ha toccato
il nuovo massimo storico di 2.120 miliardi di euro. E’ il dato italiano che preoccupa
di più l’Europa, associato peraltro al leggero ma imprevisto calo del prodotto interno
lordo in controtendenza con quanto avviene negli altri paesi dell’Unione. Ma il premier
Renzi esclude una manovra correttiva e anzi annuncia sgravi Irpef agli incapienti
e alle partite Iva nel 2015. Il premier è convinto: la crescita tornerà con le riforme
strutturali.