Siria: da Aleppo l'appello al Papa dei fratelli Maristi perchè sia ripristinata l’erogazione
dell’acqua
In Siria non si ferma la violenza. A Idlib morti decine di soldati per un’azione degli
antigovernativi che hanno fatto esplodere una base militare. 150mila le vittime, tra
cui molti civili, negli oltre tre anni di conflitto. Intanto il segretario di Stato
americano Kerry, in Europa per un vertice sulla Siria, ribadisce che il mediatore
''Brahimi” dimessosi ieri non ha fallito'', ma ha accusato il presidente Bashar al-Assad
''di non aver voluto negoziare. E la situazione umanitaria peggiora: ieri al Papa
l’appello della comunità cattolica dei fratelli Maristi perchè ad Aleppo sia ripristinata
l’erogazione dell’acqua interrotta, secondo l'Osservatorio siriano dei diritti umani,
da Al Qaeda. Al microfono di Olivier Bonnel, fratel Georges Sabe:
R.
- On ne peut pas se taire. … Non possiamo tacere. Ho chiesto, e attraverso
voi, chiedo al Santo Padre tutta la sua amicizia e tutto il suo amore per popolo siriano.
Gli chiedo in modo particolare di levare un appello urgente a nome di tutte le popolazioni
siriane, a prescindere dalla loro religione cristiana o musulmana, a tutte le istituzioni
politiche e agli organismi umanitari internazionali affinché l’acqua torni. È un crimine
contro l’umanità! Abbiamo bisogno che i media si mobilitino, abbiamo bisogno che ci
sia una pressione più forte sulle autorità politiche nelle grandi potenze affinché
questa sporca guerra in Siria si fermi! Non possiamo sopportare più tutte queste atrocità
su Aleppo! Non so se lo ha sentito, ma proprio in questo momento qui vicino è caduto
un colpo di mortaio …