Il più famoso monumento del mondo, che registra un flusso medio di visite giornaliere di 16500 persone, resterà aperto per la Notte dei Musei prevista il 17 maggio, ma con ingressi a gruppi di 300 unità, fino ad un massimo di 3000 visitatori. In sostegno degli assistenti alla sorveglianza e sicurezza saranno impiegati 41 soggetti provenienti da altri siti della Soprintendenza.
Rinaldo Satolli, Segretario Nazionale della Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche - Beni Culturali, spiega ai nostri microfoni le ragioni della mobilitazione degli ultimi giorni, esprimendo a chiare lettere le preoccupazioni circa la gestione ordinaria del prossimo futuro relativa a questi siti e al personale che ci lavora. A confronto, parla l'Arch. Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale MIBAC, che conferma l'esiguità dello stanziamento di risorse sul fronte archeologico (qualche decina di milioni di euro), "certamente non risolutivo - dichiara - per le situazioni di emergenza. Il problema è che negli ultimi tredici anni c'è stato il più massiccio disinvestimento in questo settore rispetto a qualunque altro, considerato per nulla trainante per l'economia del Paese, per cui se nel 2001 i Beni Culturali incidevano 0,39% sul Pil, nel 2014 siamo scesi allo 0,19%. Da qui - conclude - la riduzione degli investimenti". E se entrassero i privati? "Porte aperte ma con regole certe, gestite dal pubblico".
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