2014-05-15 16:58:00

Al via il censimento nazionale del Fai : I luoghi del cuore


Tifa per l’Italia che ami. Vota il tuo luogo del cuore. E’ l’invito del Fondo Ambiente Italiano che ha dato il via, ieri, alla 7.ma edizione del censimento nazionale I Luoghi del cuore. Fino al prossimo 30 novembre il FAI offre a tutti un’opportunità: quella di promuovere un progetto di recupero e di valorizzazione di un bene monumentale o paesaggistico particolarmente caro. Venti gli interventi portati a termine tra i luoghi votati nel 2012, quarantacinque in totale nelle sei edizioni precedenti. Responsabile dell’iniziativa FAI è Federica Armiraglio che al microfono di Adriana Masotti spiega che cosa significhi partecipare al censimento:

R. – Significa collegarsi al sito dedicato: www.iluoghidelcuore.it oppure prendere una delle cartoline di segnalazione che si trovano presso le delegazioni FAI, o presso tutte le filiali della Banca Intesa San Paolo, che è partner del progetto, e dirci qual è il proprio luogo del cuore: un luogo che per noi ha un valore speciale, o più di uno, e che vorremmo non andasse perso, che fosse preservato per le generazioni future.

D. – Fare questa segnalazione che cosa vorrà dire, poi?

R. – I luoghi che avranno ricevuto un maggior numero di segnalazioni, almeno mille - quindi, se c’è qualcuno che davvero vuole salvare un luogo, oppure se ci sono luoghi particolarmente in pericolo, l’invito è quello di costituire un comitato che raccolga, appunto, delle segnalazioni per questo luogo – potranno partecipare, nel 2015, a un bando per chiedere un intervento diretto del FAI. Negli scorsi censimenti siamo riusciti ad intervenire su 45 luoghi.

D. – Ci fa qualche esempio riferito all’ultima edizione?

R. – Per esempio, il più votato del 2012 è la cittadella di Alessandria, che è una straordinaria fortezza settecentesca. Abbiamo potuto destinare un contributo di 50 mila euro all’eradicazione dell’ailanto, che è una pianta infestante che sta sgretolando le murature. Oppure: grazie ad un lavoro insieme alla Sovrintendenza di Lucca, siamo riusciti – in funzione proprio della risonanza data dal censimento I Luoghi del cuore – a sbloccare un contributo di 800 mila euro dal ministero dei Beni culturali che ha portato al recupero di un gioiello barocco, la chiesa di Santa Caterina, che è nel centro di Lucca. Ma abbiamo anche interventi naturalistici: per esempio, stiamo lavorando con il Parco nazionale del Vesuvio e l’Università Federico II di Napoli per un progetto, con un gruppo di agricoltori, di recupero di colture che rischiavano di estinguersi sul Monte Somma, che è il cono più basso del Vesuvio. Tanti interventi diversi in 15 regioni italiane…

D. – E questi luoghi erano stati segnalati come luoghi del cuore da parte di tanti italiani?

R. – Esatto. Chi con mille voti, chi invece con decine di migliaia, addirittura; ma devo dire che noi lavoriamo anche su luoghi che hanno ricevuto un voto solo: infatti, in chiusura del censimento, il FAI trasmette a tutti i sindaci italiani l’elenco e le informazioni dei luoghi che sono stati segnalati dai loro cittadini, invitandoli ad intervenire. Pensate che fino ad oggi è stato coinvolto il 78 per cento dei comuni italiani.

D. – La novità di quest’anno: una particolare attenzione, in vista dell’Expo di Milano, ai luoghi legati alla produzione e alla trasformazione degli alimenti …

R. – I temi dell’ Expo sono molto importanti, naturalmente, anche se la cronaca di questi giorni – purtroppo – rischia di oscurare un po’ il messaggio importante che invece è sotteso alla manifestazione, e che in Italia dovrebbe avere tanta più risonanza perché il nostro è un Paese a vocazione agricola, oltre che essere un museo diffuso, un museo a cielo aperto. Quindi, l’invito che rivolgiamo ai cittadini è proprio quello di prestare attenzione, oltre che ai luoghi più tradizionali – che siano una chiesa, una spiaggia o un palazzo – anche i luoghi della produzione agricola. Magari, appunto, una coltivazione speciale, ma anche cascine o mulini … I luoghi votati, che hanno a che fare con l’alimentazione, confluiranno in una classifica dedicata e il primo classificato, dietro alla presentazione di un progetto, beneficerà di un intervento diretto da parte del FAI. Quindi il nostro appello è davvero: come e più che se fossero i mondiali di calcio – che effettivamente ci saranno quest’estate – mettetevi insieme, organizzate delle tifoserie, se volete far scalare la classifica al vostro “luogo del cuore”. Ma soprattutto, mettete affetto ed entusiasmo. Ognuno di noi ha almeno un luogo del cuore: basta un gesto semplice per salvaguardarlo. Segnalatelo al FAI su: www.iluoghidelcuore.it.








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