Tavolo di unità nazionale in Ucraina. Agguato nell'est
In Ucraina è il giorno del tavolo di unità nazionale annunciato nei giorni scorsi
dal premier Arseni Iatseniuk per provare ad affrontare la crisi in atto nel Paese.
L’incontro arriva all’indomani dell’attacco dei separatisti nei pressi di Kramatorsk,
in cui sono rimasti uccisi sette soldati di Kiev. Il servizio di Giada Aquilino:
Nuovi vertici
ucraini, ministri, candidati alle presidenziali del prossimo 25 maggio, rappresentanti
di tutte le regioni, ma non i filorussi. Al tavolo di unità nazionale, oggi pomeriggio
al Parlamento di Kiev, il presidente Oleksandr Turcinov e il premier Arseni Iatseniuk
non hanno convocato i separatisti, bollati come “terroristi”. Il primo ministro, ieri
in trasferta a Bruxelles per fare il punto sulla road map tracciata dall’Osce
per mediare la crisi, ha sottolineato che il processo di dialogo tra est e ovest dell’Ucraina
“deve essere a guida ucraina”. A discuterne, ieri a Kiev, anche il ministro degli
Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier che - come la cancelliera Angela Merkel a
Berlino - ha parlato dell’importanza del voto presidenziale. Mentre sale nuovamente
la tensione con la Russia a proposito delle forniture energetiche - Mosca chiede a
Kiev il pagamento anticipato del gas che verrà erogato il prossimo mese - sul campo
si registra ancora un agguato, il più sanguinoso contro le truppe regolari di Kiev
da quando - circa un mese fa - il governo ucraino ha lanciato un'offensiva contro
i separatisti. Alla periferia di Kramatorsk almeno sette militari ucraini sono stati
uccisi in un'imboscata dei filorussi contro una colonna di mezzi militari.