2014-05-14 20:17:46

Renzi: "Il sud Italia non è spacciato, occorre usare i fondi Ue"


Visita del premier Renzi oggi nel meridione italiano, a Napoli, poi a Reggio Calabria e a Palermo. "Il sud non è spacciato" ha detto "ma il mancato uso di fondi che ci spettano dall’Europa grida vendetta". Per il presidente del Consiglio anche un duro botta e risposta con il sindacato Usigrai sui tagli all’azienda televisiva di Stato. Il servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

L’Italia deve ancora spendere 183 miliardi di fondi comunitari. Soldi di cui dovrebbe beneficiare soprattutto il Sud, in particolare per le infrastrutture. Il premier Renzi, da Napoli, punta il dito contro la classe politica del passato che, afferma, ha pensato solo al consenso immediato e quei fondi li ha spesi male o non li ha proprio utilizzati. E se oggi le Regioni non faranno la loro parte interverrà il Governo, fa sapere Renzi. Ad esempio, sottolinea, potremmo utilizzarne una parte per l'edilizia scolastica. E a proposito, dice Renzi incontrando i bambini di Secondigliano, la scuola è anche una frontiera contro la criminalità e a partire dal 15 giugno saranno aperti 10 mila cantieri. Per il resto Renzi ribadisce: non indietreggeremo di un passo sul percorso delle riforme. Ma da Roma Berlusconi avverte: con il premier inutile prendere accordi prima. Aspettiamo di vedere le riforme in Parlamento. Se saranno buone, assicura, Forza Italia le voterà. Intanto per il premier si aperto un nuovo fronte di scontro dopo l’intervista di ieri sera a Ballarò, dove ha sottolineato la necessità di tagli alla tv pubblica. La Rai, afferma Renzi, non è di proprietà dei conduttori né del sindacato interno. Chiamato in causa, l’Usigrai replica: l’azienda non è neppure del premier.







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