2014-05-14 11:18:17

Papa Francesco ringrazia il cardinale Vallini per il lungo e fedele ministero


La diocesi di Roma ha festeggiato ieri, con una solenne celebrazione eucaristica nella Basilica di San Giovanni in Laterano, i 25 anni di ordinazione episcopale del cardinale Agostino Vallini. Al vicario della diocesi di Roma, che il prossimo 19 luglio celebrerà anche il 50.mo di sacerdozio, ha indirizzato una lettera Papa Francesco, che esprime stima per il suo "lungo e fedele ministero”. Nella missiva il Santo Padre ricorda l’infanzia del cardinale Vallini, segnata dalla deportazione del padre in Germania, durante la Seconda guerra mondiale, dalla morte prematura della madre, e i tempi del seminario a Napoli. Un periodo – sottolinea il Pontefice – in cui il cardinale Vallini ha maturato una “ricca competenza nelle discipline giuridiche” senza mai trascurare di “svolgere attività pastorali a beneficio dei fedeli e di trasmettere loro il Vangelo”.

Poi la nomina a vescovo ausiliare nell’arcidiocesi di Napoli e, in seguito, il ministero svolto nella Chiesa Suburbicaria di Albano e l’incarico di prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, hanno preceduto la decisione di Benedetto XVI di scegliere il cardinale Vallini come vicario generale per la diocesi di Roma. Nella lettera, Papa Francesco esprime stima e vicinanza al porporato. “Voglio attestare pubblicamente – scrive il Santo Padre - i tuoi meriti”. “E’ mio particolare desiderio ringraziarti per il fatto che mi sei stato amabilmente vicino quando ho iniziato il ministero Petrino”. “Il tuo affetto fraterno e la tua cordialità d’animo - aggiunge il Santo Padre - sono stati molto importanti per me e mi sono stati di grande aiuto e sostegno”.

Durante la celebrazione eucaristica, presieduta ieri dal cardinale Vallini nella cattedrale di San Giovanni in Laterano, il porporato ha affermato che oggi “c’è un gran bisogno di ritrovare uno sguardo riassuntivo sul mondo e sulla storia, uno sguardo che squarci le nebbie del dubbio e apra alla luce radiosa della verità di Dio sull’uomo”. Dal Vaticano II a oggi – ha aggiunto il porporato - il magistero della Chiesa ha costantemente invitato pastori e fedeli “a spendersi generosamente nell’impegno di proclamare che Gesù è l’unico Salvatore dell’uomo”.

“Tanti uomini e donne, anche battezzati, oggi sono confusi e smarriti, non riescono a trovare la risposta ai molti interrogativi della vita e a darsene una ragione”. La “cultura pervasiva della società della comunicazione di massa sembra che li allontani dalla ricerca dell’essenziale, mentre propone una felicità effimera”. Di qui la “missione del vescovo e del sacerdote”: suscitare “interesse per scoprire il bisogno di Dio”, “attrarre alla persona di Gesù” e “far maturare coscienze cristiane”. La Chiesa di Roma – ha concluso il porporato - “sia impegnata a vivere la sua vocazione di capitale della carità”.

In occasione dei 25 anni di ordinazione episcopale e dei 50 anni di sacerdozio del vicario della diocesi di Roma, si terrà anche un convegno di studi sul tema “Chiesa e comunità politica a cinquant’anni dal Concilio”. Saranno due giornate dense di riflessioni, in programma per il 16 e il 17 maggio rispettivamente presso l’università La Sapienza e presso la Pontificia Università Lateranense. I lavori saranno suddivisi in tre sessioni incentrate su temi cruciali: “Chiesa e comunità politica”, “Chiesa e comunità internazionale” e “Libertà religiosa”. (A.L.)







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