E' stato presentato il programma della visita pastorale che Papa Francesco effettuerà il 5 luglio prossimo nelle diocesi di Campobasso e Isernia, sul tema: Dio non si stanca di perdonare. "Quella molisana - sottolinea Gianfranco Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano - è una ulteriore tappa nel percorso che Bergoglio sta portando avanti attraverso le periferie. E' una regione poco conosciuta, non fa cronaca, che richiede di essere rilanciata, pena l'abbandono all'accidia, alla rassegnazione. Ha grandi valori: la mitezza, il paesaggio, la laboriosità della gente, l'ospitalità popolare, il cuore grande della sua fede, l'esperienza coraggiosa della storia, le belle chiese".
Tra le testimonianze offerte al Papa, ci sarà quella di un giovane agricoltore, che
si è laureato e ha scelto di tornare nei campi. "Inviteremo anche Marchionne
- precisa il presule, Presidente della Commissione CEI per i problemi Sociali ed il
Lavoro - perché vorremmo che lo stabilimento Fiat di Termoli fosse consolidato e che
la globalizzazione non dimenticasse la storia specifica di questa terra.
Ci piacerebbe che venisse ad ascoltare quello che un giovane operaio dirà al Papa".
Una situazione occupazionale critica e l'aumento della povertà hanno reso necessaria
una mensa diocesana che offrirà solidarietà concreta ai bisognosi; inaugurazione ufficiale
con il pranzo del Papa con i poveri.
A Isernia è previsto l'incontro con i carcerati, "un momento molto significativo
- precisa Bregantini - perché Francesco desidera abbracciarli uno a uno, saranno più
di ottanta. E' importante rilanciare questo tema, io l'ho sentito vivissimo,
ricordando quando, pretino giovane a Crotone, ho fatto il cappellano di un carcere.
Un'esperienza che mi ha forgiato, mi ha dato la capacità di misericordia e di perdono".
L'incontro con i giovani si terrà al Santuario di Castelpetroso, realizzato con le
offerte della gente povera e con i soldi degli emigranti che, prima di partire per
l'Argentina, l'Australia o la Germania, passavano di là a venerare la Madonna.
Un focus sullo stato di salute dell'agricoltura molisana lo offre Luigi Santoianni,
presidente regionale della Confederazione Italiana Agricoltori: "E' sul piano
della programmazione e dello sviluppo rurale che il Molise figura tra le otto regioni
del sud con scarsa capacità di spesa dei fondi europei, pagando il peso di una burocrazia
eccessiva. Speriamo che sia proprio il Molise ad essere la prima regione ad uscire
dalla crisi che perdura da oltre un decennio, pur essendo il settore con una media
di addetti tre volte maggiore rispetto a quella nazionale. Il Molise è rimasto ai
margini del grande sistema dell'agroalimentare italiano. Non possiamo perdere il treno
dell'Expo' 2015".
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