Al via il censimento nazionale del FAI : "I luoghi del cuore"
Tifa per l’Italia che ami. Vota il tuo luogo del cuore. E’ l’invito del Fondo Ambiente
Italiano che ha dato il via, ieri, alla 7.ma edizione del censimento nazionale “I
Luoghi del cuore”. Fino al prossimo 30 novembre il FAI offre a tutti un’opportunità:
quella di promuovere un progetto di recupero e di valorizzazione di un bene monumentale
o paesaggistico particolarmente caro. Venti gli interventi portati a termine tra i
luoghi votati nel 2012, quarantacinque in totale nelle sei edizioni precedenti. Responsabile
dell’iniziativa FAI è Federica Armiraglio che al microfono di Adriana Masotti
spiega che cosa significhi partecipare al censimento:
R. – Significa
collegarsi al sito dedicato: www.iluoghidelcuore.it oppure prendere una delle cartoline
di segnalazione che si trovano presso le delegazioni FAI, o presso tutte le filiali
della Banca Intesa San Paolo, che è partner del progetto, e dirci qual è il proprio
“luogo del cuore”: un luogo che per noi ha un valore speciale, o più di uno, e che
vorremmo non andasse perso, che fosse preservato per le generazioni future.
D.
– Fare questa segnalazione che cosa vorrà dire, poi?
R. – I luoghi che avranno
ricevuto un maggior numero di segnalazioni, almeno mille - quindi, se c’è qualcuno
che davvero vuole salvare un luogo, oppure se ci sono luoghi particolarmente in pericolo,
l’invito è quello di costituire un comitato che raccolga, appunto, delle segnalazioni
per questo luogo – potranno partecipare, nel 2015, a un bando per chiedere un intervento
diretto del FAI. Negli scorsi censimenti siamo riusciti ad intervenire su 45 luoghi.
D.
– Ci fa qualche esempio riferito all’ultima edizione?
R. – Per esempio, il
più votato del 2012 è la cittadella di Alessandria, che è una straordinaria fortezza
settecentesca. Abbiamo potuto destinare un contributo di 50 mila euro all’eradicazione
dell’ailanto, che è una pianta infestante che sta sgretolando le murature. Oppure:
grazie ad un lavoro insieme alla Sovrintendenza di Lucca, siamo riusciti – in funzione
proprio della risonanza data dal censimento “I Luoghi del cuore” – a sbloccare un
contributo di 800 mila euro dal ministero dei Beni culturali che ha portato al recupero
di un gioiello barocco, la chiesa di Santa Caterina, che è nel centro di Lucca. Ma
abbiamo anche interventi naturalistici: per esempio, stiamo lavorando con il Parco
nazionale del Vesuvio e l’Università Federico II di Napoli per un progetto, con un
gruppo di agricoltori, di recupero di colture che rischiavano di estinguersi sul Monte
Somma, che è il cono più basso del Vesuvio. Tanti interventi diversi in 15 regioni
italiane…
D. – E questi luoghi erano stati segnalati come “luoghi del cuore”
da parte di tanti italiani?
R. – Esatto. Chi con mille voti, chi invece con
decine di migliaia, addirittura; ma devo dire che noi lavoriamo anche su luoghi che
hanno ricevuto un voto solo: infatti, in chiusura del censimento, il FAI trasmette
a tutti i sindaci italiani l’elenco e le informazioni dei luoghi che sono stati segnalati
dai loro cittadini, invitandoli ad intervenire. Pensate che fino ad oggi è stato coinvolto
il 78 per cento dei comuni italiani.
D. – La novità di quest’anno: una particolare
attenzione, in vista dell’Expo di Milano, ai luoghi legati alla produzione e alla
trasformazione degli alimenti …
R. – I temi dell’ Expo sono molto importanti,
naturalmente, anche se la cronaca di questi giorni – purtroppo – rischia di oscurare
un po’ il messaggio importante che invece è sotteso alla manifestazione, e che in
Italia dovrebbe avere tanta più risonanza perché il nostro è un Paese a vocazione
agricola, oltre che essere un museo diffuso, un museo a cielo aperto. Quindi, l’invito
che rivolgiamo ai cittadini è proprio quello di prestare attenzione, oltre che ai
luoghi più tradizionali – che siano una chiesa, una spiaggia o un palazzo – anche
i luoghi della produzione agricola. Magari, appunto, una coltivazione speciale, ma
anche cascine o mulini … I luoghi votati, che hanno a che fare con l’alimentazione,
confluiranno in una classifica dedicata e il primo classificato, dietro alla presentazione
di un progetto, beneficerà di un intervento diretto da parte del FAI. Quindi il nostro
appello è davvero: come e più che se fossero i mondiali di calcio – che effettivamente
ci saranno quest’estate – mettetevi insieme, organizzate delle tifoserie, se volete
far scalare la classifica al vostro “luogo del cuore”. Ma soprattutto, mettete affetto
ed entusiasmo. Ognuno di noi ha almeno un luogo del cuore: basta un gesto semplice
per salvaguardarlo. Segnalatelo al FAI su: www.iluoghidelcuore.it.