2014-05-13 08:54:02

Usa: crescono gli ispanici nella Chiesa. Tra loro in calo i cattolici


La Chiesa negli Stati Uniti parla sempre più spagnolo, ma, per contro, sempre più ispanici educati nella fede cattolica si dichiarano senza alcuna religione, o entrano nelle Chiese e comunità protestanti. È quanto risulta da un recente studio condotto da Pew Research Center, che conferma un fenomeno già noto da tempo e che riguarda tutta la Chiesa del continente.

Secondo la ricerca, i cui risultati sono stati diffusi "National Catholic Reporter" (Ncr), se grazie all’immigrazione, un terzo dei cattolici negli Stati Uniti sono oggi di origine latino-americana, la percentuale dei cattolici tra gli ispanici è calata di 12 punti percentuali tra il 2010 e il 2013, passando dal 67 al 55%. la maggiore percentuale di fuoriusciti dalla Chiesa si registra tra gli immigrati di prima generazione e tra i più giovani.

Per altro verso, cresce la presenza ispanica nelle Chiese protestanti statunitensi, soprattutto nelle comunità evangeliche, in cui i latino-americani rappresentano oggi il 16%. Ad attirare gli ispanici a questi gruppi – hanno dichiarato gli intervistati - è la loro diversa struttura, più partecipativa, e il carattere più interattivo e l’animazione delle loro celebrazioni religiose. L’84% degli intervistati ha inoltre dichiarato di avere un buon giudizio di Papa Francesco e il 57% che la sua elezione al soglio pontificio rappresenta un cambiamento importante per la Chiesa.

Secondo Mark Gray dell’ Centro cattolico per la Ricerca Applicata all’Apostolato della Georgetown University (Cara), questi dati sono, peraltro, meno negativi di quanto non sembri, se rapportati ad altre religioni. Il tasso di fedeltà alla Chiesa cattolica dei suoi membri negli Stati Uniti è infatti più alto rispetto alla maggior parte delle altre comunità religiose. (L.Z.)







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