2014-05-13 17:59:48

Torna la "Notte europea dei musei". In Italia sarà sabato 17 maggio


Nata in Francia nel 2005, la Notte europea dei musei è organizzata in più di 30 Paesi. Diverse le novità nell’edizione italiana di quest'anno che si svolgerà il 17 maggio, come ci spiega Anna Maria Buzzi, Direttore Generale alla valorizzazione del patrimonio culturale del Mibac, al microfono di Alessia Carlozzo:RealAudioMP3

R. - L’iniziativa di quest’anno è particolarmente importante, perché il ministro Franceschini ha chiesto l’adesione dell’Anci e quindi quest’anno - insieme ai siti del ministero dei Beni e delle Attività Culturali - saranno aperti anche i luoghi della cultura comunali, che hanno aderito a questo appello per coinvolgere le nuove generazioni soprattutto a fruire dei musei in orario notturno, al costo simbolico di un euro, il costo di un caffè.

D. - Con un budget destinato di 330 mila euro, l’evento è un chiaro segnale del desiderio di ricominciare a investire nella cultura…

R. - Bisogna convenire che questo è l’unico asset sul quale il nostro Paese può investire. Non abbiamo delle industrie pesanti, non abbiamo delle situazioni che ci vedono competitivi rispetto ad altri Paesi. Di certo, sul patrimonio culturale noi possiamo vantare la maggiore presenza di siti culturali al mondo: se pensiamo che dei 980 siti Unesco, ben 49 sono italiani e che l’Italia è il primo Paese per numero di siti Unesco. Noi vorremmo che questi appuntamenti non fossero degli appuntamenti isolati. C’è da dire che già abbiamo cercato di portare avanti queste iniziative di aperture notturne con la Notte al Museo che abbiamo fatto da luglio dello scorso anno fino a gennaio di quest’anno: è un’iniziativa in cui le eccellenze della cultura statali sono rimaste aperte la notte dalle 20 alle 24. Questo verrà senz’altro portato avanti anche dal ministro Franceschini, perché è una esigenza avvertita dalle nuove generazioni, soprattutto: proprio quei giovani che sono quella fascia di utenza che noi vorremmo attrarre nei nostri musei e che con difficoltà riusciamo a raggiungere.

D. - Nonostante le gravi difficoltà in cui versa la cultura in Italia, i segnali di ripresa sono evidenti…

R. - I numeri nella cultura stanno aumentando! Rispetto a quello che sta avvenendo all’estero, dove decresce il consumo culturale, in Italia - anche in peridio di crisi - sta aumentando il consumo culturale. I visitatori nei musei statali sono aumentati del 5 per cento; gli introiti sono aumentati dell’8 per cento: questo vuol dire che se abbiamo avuto delle flessioni in alcune regioni, in altre abbiamo avuto un aumento di visitatori a doppia cifra.







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