Giovani in pellegrinaggio al Divino Amore dove il Papa andrà il 18 maggio
“Camminiamo nella gioia” è il tema del Secondo pellegrinaggio notturno dei giovani
di Roma al Santuario della Madonna del Divino Amore, che si è svolto lo scorso sabato
notte. L’appuntamento, promosso dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile,
dall’Ufficio della pastorale universitaria e dal Servizio per le vocazioni, ha visto
la partecipazione di oltre tremila ragazzi. Il servizio di Marina Tomarro:
Percorrere nella
notte strade spesso buie, ma con una certezza nel cuore: la luce all’arrivo, perché
ad attendere i giovani pellegrini c’è Maria, nel suo Santuario del Divino Amore. E
tante le emozioni di chi si mette in cammino. Ascoltiamo alcuni commenti:
R.
- Condivisione, il camminare insieme… Proprio il senso di un cammino, un cammino verso
Gesù, che è il cammino che facciamo magari quotidianamente e singolarmente nella vita,
però un momento così di condivisione fa vedere che non siamo soli, ma siamo in tanti
a voler andare verso Gesù.
R. - Sicuramente, l’amore per Maria e per Gesù.
E poi io sono cresciuto con Giovanni Paolo II, che mi ha trasmesso questa sua fede
mariana. Ora, dalla santificazione in poi è un po’ come camminare anche insieme a
lui. Dal cielo ci guida, come Maria.
R. - Innanzitutto, per è il fatto che
questo sia il mese mariano e poi comunque bella l’idea del fatto che sia notturno,
che si arriva lì al mattino… E’ un sacrificio che si fa: breve, intenso, ma che comunque
darà i suoi frutti.
D. - La figura di Maria quanto è importante nella tua
vita?
R. - E’ una mamma accogliente, è una figura femminile cui fare riferimento
come modello, è la persona cui chiedere aiuto in un momento di difficoltà. Una figura
che prende, sempre più nel tempo, un ruolo importante nella mia vita.
E questo
pellegrinaggio dei giovani, precede la visita che Papa Francesco farà al Santuario
il prossimo 18 maggio. Don Fernando Altieri, parroco del Divino Amore:
R.
- I giovani preparano quasi l’arrivo del Papa. Il Papa, che è molto vicino al mondo
giovanile, continuamente lo incoraggia e fa vedere la sua attenzione, dovrebbe sentire
proprio il calore dell’accoglienza attraverso questo pellegrinaggio che apre un po’
la sua venuta al Divino Amore. Quindi, credo sia una felicissima coincidenza, in questo
senso.
D. - Come vi state preparando ad accogliere Papa Francesco?
R.
- Sicuramente con grande emozione, ma anche con grande semplicità. Perché sappiamo
che il Santuario è un luogo "epifanico", dove Maria fa sentire la sua voce e la sua
presenza. Papa Francesco porterà quel tono nuovo, quell’impulso al Santuario per la
nuova evangelizzazione. Siamo ansiosi di ascoltare la sua parola e di capire quale
sarà il messaggio che dovrà guidarci nei prossimi anni, alla luce del magistero di
Pietro, con l’attenzione particolare ad una realtà popolare come il Santuario della
Madonna del Divino Amore.
E il cammino si è concluso con una solenne celebrazione
eucaristica presieduta dal vicario del Papa, il cardinale vicario Agostino Vallini.
Ascoltiamo la sua riflessione:
"Vuol dire offrire loro la possibilità di
tornare alle radici di una fede genuina, sincera, motivata. Una fede che ha affrontato
le asprezze e i dolori della storia, della guerra, della ricostruzione, con tanta
fiducia. Quindi, il ritorno alla Madonna del Divino Amore in questo pellegrinaggio
notturno è un ritorno alle origini. E lo abbiamo visto sui volti di tanti giovani,
di tanti ragazzi, che vengono qui per trovare più coraggio nell’andare avanti nella
vita e portare questa fede testimoniata nella realtà della città, dei loro studi,
del loro lavoro e del loro impegno di cittadini".