Referendum secessionista nell’Ucraina dell’Est, alta l’affluenza secondo i filo-russi
Alta affluenza al referendum sulla secessione da Kiev in corso nelle regioni ucraine
filo-russe Lugansk e Donetsk. A sostenerlo è il presidente della commissione elettorale
centrale regionale, mentre intanto gli Usa e il governo ucraino hanno riaffermato
di non riconoscere il voto. Il servizio di Marco Guerra:
Secondo il capo
della commissione elettorale centrale regionale, Aleksandr Malikhin, a Lugansk ha
già votato il 65% degli aventi diritto, con il 20% di seggi ancora non attivi a causa
dei movimenti delle truppe ucraine. Alle 12 locali, più del 32% degli elettori invece
ha votato nella regione di Donetsk.
I filo-russi parlano quindi di un successo,
ma si tratta di dati difficilmente verificabili, mentre i giornalisti stranieri sul
posto raccontano di casi di persone che hanno votato più volte o al posto di altri.
Il ministero degli Esteri ucraino in una nota definisce questo voto una “farsa criminale”
finanziata dal Cremlino che non avrà conseguenze per l’integrità territoriale del
Paese. Anche gli Usa hanno ribadito che non riconoscono il voto di oggi.
Intanto
in tutta l’Ucraina orientale prosegue la pressione delle truppe filo-governative sulle
roccaforti pro-russe. Forti esplosioni sono state udite nella notte a Sloviansk, bastione
filo-russo, dove - secondo i media locali – gli insorti avrebbero attaccato una torre
di trasmissione televisiva senza però riuscire a strapparla alle truppe fedeli a Kiev.
A Mariupol, teatro di duri scontri in cui sono morte 21 persone, le truppe di Kiev
si sono ritirate per evitare un’ulteriore “escalation” delle violenze. Secondo la
stampa tedesca, 400 mercenari americani stanno affiancando le forze ucraine nelle
operazioni nell’Est.
Ieri sera, Angela Merkel e Francois Hollande, hanno lanciato
un appello a Putin a “ridurre in modo visibile” le truppe ammassate al confine e hanno
detto di essere pronti a nuove sanzioni contro Mosca se falliranno le elezioni presidenziali
ucraine del 25 maggio.