Ucraina. Kiev condanna la visita di Putin in Crimea. Ancora scontri nel sud-est
L’Ucraina condanna con fermezza la visita del presidente russo Vladimir Putin oggi
a Sebastopoli, in Crimea, la prima del capo del Cremlino dall'annessione della penisola
a Mosca. Sul terreno intanto è salito il bilancio degli scontri a Mariupol, nella
regione sud orientale di Donetsk. Il servizio di Giada Aquilino:
L’Ucraina “protesta”
contro la visita che definisce “non autorizzata” del presidente russo Vladimir Putin
in Crimea: Kiev parla di “violazione della sovranità internazionale”. Critici anche
Nato e Stati Uniti. Il capo del Cremlino, arrivato a Sebastopoli tra ingenti misure
di sicurezza, ha partecipato alle celebrazioni per l'anniversario della vittoria sovietica
nella Seconda guerra mondiale. Proclamata l'annessione a Mosca il 21 marzo, nel suo
discorso davanti a 150 mila persone, Putin ha detto che la Crimea e la Russia insieme
sono “ancora più forti” e che il 2014 “passerà alla storia” come l’anno in cui la
Crimea ha confermato – ha aggiunto – “la propria fedeltà nei confronti della verità
storica”. Intanto gli scontri tra insorti filorussi e truppe fedeli a Kiev nel sud
est dell’Ucraina – dove per domenica è stato confermato il referendum separatista
- hanno provocato nelle ultime ore 21 morti a Mariupol. Combattimenti anche al sanatorio
di Donetsk. La nuova dirigenza ucraina prova però il tutto per tutto e ha annunciato,
col presidente Oleksandr Turcinov e il premier Arseni Iatseniuk, “una tavola rotonda
di unità nazionale” dal 14 maggio con le forze politiche di tutte le regioni, che
- ha precisato - “non si siano sporcate le mani col sangue”. E dagli sviluppi dei
prossimi giorni dipende l’eventuale sì dell’Unione europea a nuove sanzioni per società
russe operanti in Crimea.
Sull'anniversario della vittoria sovietica nella
Seconda guerra mondiale e sulla situazione in Ucraina, Gabriella Ceraso ha
intervistato Serena Giusti ricercatrice dell’Ispi, l'Istituto studi di politica
internazionale: