2014-05-09 13:48:48

Conclusa Assemblea vescovi brasiliani. Il card. Scherer: far fiorire di nuovo le parrocchie


Si conclude oggi ad Aparecida la 52.ma Assemblea generale dei Vescovi del Brasile, che ha riunito per dieci giorni oltre 300 vescovi di tutto il Paese. Al centro dei lavori dell’Assemblea, che si è svolta in un clima di grande fraternità, il tema della parrocchia. Per un bilancio di questo appuntamento, ascoltiamo il cardinale Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo, al microfono del nostro inviato Silvonei Protz:RealAudioMP3

R. – Abbiamo lavorato sul tema della parrocchia in questo orizzonte: la parrocchia è una comunità formata da molte comunità, da molte forme di associazione di vita cristiana, di comunità diverse di fedeli, di carismi, di doni che si mettono insieme. Oggi dobbiamo essere molto attenti a far funzionare di nuovo la parrocchia, a far fiorire la parrocchia nelle nuove condizioni economiche, sociali, storiche ed ecclesiali che viviamo in questo tempo. Io direi che soprattutto qui, in Brasile, abbiamo una realtà nuova e molto forte che è la questione delle grandi città: dobbiamo imparare, sempre di più a far vivere la parrocchia nel contesto, nell’ambiente e nella realtà della grande città.

D. – E’ stato approvato, durante l’Assemblea, un testo sulla questione agraria in Brasile. Sappiamo quanto questo sia un tema importante per il Brasile così come per la Chiesa…

R. – Il Brasile è un Paese agricolo, con un’estensione enorme di terra per l’agricoltura, che permetterebbe di far vivere molte persone. Invece, in questi ultimi decenni, i campi si sono svuotati: la gente è andata verso la città, perché le condizioni di vita non erano più buone. D’altra parte, però, l’agricoltura è diventata sempre più moderna e usa mezzi tecnologicamente avanzati e moderni, che fanno sì che non ci sia più bisogno di tanti lavoratori. Quindi il Brasile produce sì molto di più a livello agricolo, ma con l’utilizzo di pochissima gente; con l’utilizzo di tantissime macchine e tanta tecnologia, ma con poche persone. Questo è un problema! Molta gente che ha abbandonato i campi, non trova lavoro e condizioni di vita dignitose nelle città, mentre prima nelle zone rurali potevano vivere molto bene. Questa è una questione. Ci sono, però, anche tensioni riguardo al possesso della terra, riguardo all’uso della terra, riguardo allo sfruttamento - talvolta - anche della manodopera, che lavora in condizioni simili a quelle della schiavitù. Ci sono quindi tanti problemi ancora nelle zone rurali e la nostra Assemblea si è concentrata su questi problemi per riflettere, per dire una parola di orientamento al Paese, alla popolazione: sono tanti quelli che la chiedono e che la attendono da parte della Conferenza episcopale.

D. – Sta arrivando la Coppa del Mondo e anche questo è stato un tema affrontato dai vescovi brasiliani durante i lavori dell’Assemblea…

R. – Siamo pastori e vogliamo accogliere bene tutti i visitatori e i turisti. Quindi abbiamo riflettuto anche su questo e su come possiamo accogliere nelle chiese coloro che verranno e che sono interessati a partecipare alle Messe, celebrando magari la Messa in diverse lingue nelle chiese vicine ai luoghi in cui si gioca. Ma ci preoccupa un fenomeno purtroppo triste e criminale e che talvolta si verifica, soprattutto, nel contesto dei grandi avvenimenti sportivi: lo sfruttamento di persone, la prostituzione, lo sfruttamento di minorenni, il turismo sessuale, purtroppo… Noi vogliamo essere attenti e cercare di risvegliare l’attenzione nelle nostre comunità locali, perché siano attente affinché queste piaghe vergognose non si verifichino, magari proprio approfittando dei Mondiali di Calcio, che dovrebbero essere invece un arricchimento gli uni e per gli altri, per chi viene e per chi vive in Brasile.







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