2014-05-08 15:10:36

Myanmar. La Chiesa in festa per la prossima Beatificazione di p. Vergara e Isidoro Ngei Ko Lat


“Un forte incoraggiamento per tutta la comunità cattolica del Myanmar”: così la Chiesa birmana definisce la Beatificazione di padre Mario Vergara, sacerdote del Pontificio Istituto Missioni Estere, e di Isidoro Ngei Ko Lat, catechista, che per tanti anni portarono l’annuncio del Vangelo nel Paese. La cerimonia di Beatificazione, in programma il 24 maggio ad Aversa, nella regione di nascita di padre Vergara, vedrà la presenza del cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. “Padre Vergara e Isidoro – sottolineano i vescovi del Myanmar – ci insegnano a vivere la fede secondo il Vangelo ed a testimoniarlo con coraggio ed eroismo, senza esitare”.

Nato a Frattamaggiore vicino Napoli, il 18 novembre 1910, padre Vergara entrò a 19 anni nel Pontificio Istituto Missioni Estere. Nel 1934, inviato in Birmania si dedicò alla cura dei più deboli e degli ammalati, diventando per tutti, cattolici e non, un punto di riferimento. Dopo lo scoppio della seconda Guerra Mondiale, il 10 giugno 1940 l’Italia dichiarò guerra all’Inghilterra che aveva il protettorato sul Myanmar. Tutti i missionari italiani furono considerati fascisti, costretti a interrompere le loro attività e il 21 dicembre 1941 furono inviati nei campi di concentramento inglesi situati in India. Dopo tre anni, alcuni di essi, tra cui padre Vergara, furono rilasciati e poterono ritornare alle loro missioni.

Nel 1947, il sacerdote fondò un’altra missione in Birmania, quella di Shadaw, ma intanto nel Paese, che nel 1948 aveva ottenuta l’indipendenza dall’Inghilterra, scoppiò la guerra civile. La posizione di padre Mario Vergara diventò molto precaria e il 24 maggio 1950, mentre si recava a Shadaw, accompagnato dal suo catechista, Isidoro Ngei Ko Lat, venne arrestato come spia del governo centrale. All’alba del 25 maggio 1950, il sacerdote e il catechista furono uccisi a colpi di fucile e i loro corpi rinchiusi in sacchi, gettati nel fiume Salween e mai più ritrovati.

Il 9 dicembre 2013, Papa Francesco ha decretato il riconoscimento del martirio di padre Mario e di Isidoro, che sarà il primo Beato originario del Myanmar. (I.P.)







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