I vescovi della Lettonia su elezioni Ue: Europa sì, ma proteggere identità nazionale
“Il futuro del pensiero lettone” è il titolo della lettera pubblicata dai vescovi
lettoni in cui, in vista delle elezioni del parlamento europeo il 25 maggio, si propongono
di “spiegare alcuni principi, la cui osservanza è vitale” per il futuro del Paese.
I presuli – riporta l’agenzia Sir – chiedono in particolare ai politici di “mettere
da parte gli interessi personali e cercare il bene comune, nel rispetto della legge,
del Dieci Comandamenti e dei principi del diritto naturale”. Ai cittadini si chiede
di andare a votare scegliendo “candidati che sono disposti a prendersi cura del bene
comune della società, a proteggere l‘identità lettone e a sostenere la famiglia naturale”.
In un momento in cui l’Unione Europea è “in una grave crisi d’identità, senza
un consenso sulle priorità”, i “per i gruppi di interesse è più facile influenzare
i processi decisionali” manipolando i concetti di libertà, democrazia e tolleranza.
Invece, affermano, una società è matura “nella misura in cui il bene comune è rivolto
a tutti i membri della comunità e alla realizzazione personale”. Non è il caso del
nazionalismo, “che riconosce solo ciò che è bene per il proprio popolo e non tiene
conto dei diritti altrui, minacciando il futuro di un’Europa unita”. Secondo i vescovi
lettoni, “ogni nazione ha la propria cultura, ma tutte hanno valori comuni, basati
sul Vangelo”.