I detenuti del carcere di Viterbo dal Papa: esperienza irripetibile
La speciale attenzione di Papa Francesco per il mondo carcerario ha permesso che all’udienza
generale di ieri in Piazza San Pietro partecipasse anche un gruppo di detenuti di
Viterbo dell’Istituto di pena “Mammagialla”, che il Papa ha salutato con affetto.
Stefano Leszczynski ha intervistato uno dei detenuti presenti all’udienza e
ne ha raccolto la commossa testimonianza:
R. – Questa
occasione penso sarà irripetibile. Non è facile, infatti, per un detenuto venire qui.
E’ un momento di ricchezza interiore, perché si tocca con mano quello che è la religione,
quello che è avere una fede.
D. – Papa Francesco è da sempre vicino al mondo
delle carceri. Voi avete percepito questa vicinanza?
R. – Sì, l’abbiamo percepita,
perché era palpabile: si è soffermato a parlare con noi e noi abbiamo potuto fare
delle richieste, come l’invito a venirci a trovare in carcere, volendo. E’ una grossa
richiesta, ma sappiamo dove lui può arrivare.
D. – A livello personale, come
si vive la fede in carcere?
R. – La fede è molto importante in carcere, essendo
purtroppo un luogo di sofferenza, di costrizione, un luogo di penitenza. Avere fede,
riuscire a mettere a confronto le penitenze del Signore, le penitenze dei Santi con
le nostre... Cerchiamo di aiutarci a vicenda, anche se a livello spirituale e non
materiale.
D. – Come è cambiato il suo modo di credere con l’esperienza carceraria?
R.
– C’è una crescita interiore. La fede ti aiuta a superare dei momenti di sconforto,
dei momenti di smarrimento. La fede è l’unica cosa - diciamo - necessaria.
D.
– Tornando a Viterbo e ncontrando di nuovo i suoi compagni che messaggio porterà loro?
R.
– Porterò un messaggio di pace, di serenità e con la mia emozione penso che riuscirò
a comunicarlo. Penso che ci riuscirò. Ci sarà anche la curiosità dei miei compagni,
di quelli che non sono potuti venire, di informarsi. E credo che questa curiosità
sia importante, perché anche per loro così si può aprire un percorso si fede, un percorso
di adesione alla religione, qualunque sia. La religione in carcere è una cosa importante
e indispensabile.