2014-05-07 20:06:37

Ok del Senato alla fiducia sul dl lavoro. Alta la tensione in aula


In un clima di forte tensione in aula, il Governo ha incassato la fiducia del Senato sul decreto legge lavoro. I sì sono stati 158, i no 122, nessun astenuto. Il testo torna ora alla Camera in terza lettura. Intanto a Palazzo Madama approda il testo base del Governo sulle riforme istituzionali. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

L’ottava fiducia al governo Renzi arriva sulla riforma del lavoro. Il testo approvato è il maxi-emendamento che contiene le modiche apportate in commissione. Sostanzialmente, viene ridefinita la disciplina sui contratti a termini superando i vincoli della motivazione per le proroghe che potranno essere fino a cinque e viene posto un tetto del 20% nel numero di questi contratti sul totale dei dipendenti di un’azienda. Prima del voto in Aula protesta dei senatori 5 Stelle, che hanno indossato magliette con la scritta “Schiavi mai” e si sono incatenati fra loro. E se sul lavoro la polemica resta alta, sulle riforme istituzionali è tregua armata. Nella tarda serata di martedì il Governo ha ottenuto anche con i voti di Forza Italia e Lega il via libera all’adozione come testo base del proprio ddl su riforma del Senato e del Titolo V, che regola le competenze tra Stato e Regioni. Un risultato salutato con soddisfazione dal premier Renzi. Ma Berlusconi oggi spiega: abbiamo detto sì per non fare saltare l'accordo ma il testo va cambiato. Insomma il cammino in aula al Senato è in salita. Tra l'altro, è stato approvato anche un ordine del giorno del senatore leghista Calderoli che a giudizio di molti costituzionalisti apre la strada alla trasformazione dell'Italia in Stato federale.







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