Messa del card. Parolin in occasione del giuramento delle Guardie Svizzere
Il cardinale segretario Stato, Pietro Parolin, ha presieduto ieri nella Basilica di
San Pietro la Santa Messa in occasione del giuramento delle Guardie Svizzere, nel
giorno in cui si ricorda il sacrificio delle 147 guardie svizzere che, durante il
“sacco” di Roma del 1527, non esitarono ad immolare la loro vita in difesa del Papa.
“Fare memoria di quel gesto di straordinaria generosità - ha detto il porporato
- significa per voi, Corpo della Guardia Svizzera Pontificia attingere al ricco patrimonio
di fede e di valori spirituali che hanno segnato la vostra storia. In essa potete
ritrovare le sorgenti del vostro peculiare e apprezzato servizio alla Chiesa e al
Papa, per essere coraggiosi testimoni di Cristo e del Vangelo nell’ambito del Vaticano
e in ogni altro ambiente che frequentate”.
“Tale testimonianza – ha osservato
il cardinale Parolin - può diventare estremamente esigente, arrivando addirittura
fino al martirio … Ma la forza che viene da Dio e che è il suo Santo Spirito ci rende
capaci di affrontare ogni difficoltà e di non tirarci indietro di fronte ai piccoli
e ai grandi sacrifici che la testimonianza comporta”.
“Pertanto – ha concluso
- nell’adesione sincera al Signore e sulla scia di tanti fratelli che vi hanno preceduto,
operate con gioia e fiducia, senza lasciarvi turbare da difficoltà e incomprensioni.
Sappiate cogliere questo tempo di servizio alla Santa Sede come occasione provvidenziale
per crescere nella fede e diventare anche voi, con Gesù, ‘pane buono’ per le persone
che incontrate nella vostra attività quotidiana”.