Egitto. Il candidato al-Sisi: non più partiti con ideologia religiosa
Nella prima, ampia intervista televisiva della sua campagna elettorale, trasmessa
la sera di lunedì 5 maggio da due reti televisive private egiziane, l'ex generale
Abdel Fattah al-Sisi (super-favorito alle prossime elezioni presidenziali egiziane
del 25-26 maggio) ha confermato che in caso di vittoria, e nel rispetto di quanto
prescritto nella nuova Costituzione, in Egitto non ci saranno più partiti politici
con ideologia religiosa, a cominciare dai Fratelli Musulmani.
L'ideologia della
Fratellanza Musulmana – ha detto tra l'altro al-Sisi - è basata su “arroganza” religiosa.
“La struttura di pensiero di questi gruppi” ha spiegato l'ex generale “dice che noi
non siamo veri musulmani. Loro credono che il conflitto sia inevitabile perché considerano
noi come dei non-credenti”.
Durante la lunga intervista ripresa dall'agenzia
Fides, il probabile futuro Presidente dell'Egitto si è definito “egiziano musulmano”
ma ha condannato ogni discriminazione fondata sulla religione, esprimendo in vari
passaggi la sua concezione dei rapporti tra Islam, politica e istituzioni statali.
Al-Sisi ha introdotto una distinzione tra “l'Islam personale” nel quale ogni individuo
vive il suo rapporto con Dio attraverso preghiere, digiuni e altre pratiche religiose
– e "l'Islam dello Stato", inteso come riferimento delle istituzioni statali ai principi
etici generali contenuti nella legge islamica.
“Su questo punto” nota il vescovo
copto cattolico di Guizeh, Antonios Aziz Mina, “si può parlare di una certa somiglianza
tra la posizione di al-Sisi e la concezione dei rapporti tra politica e religione
che aveva il Presidente Gamal Abd el-Nasser, da molti considerato il padre dell'Egitto
moderno”.
Il vescovo Mina, in sintonia con quanto espresso dal patriarca copto
ortodosso Tawadros II, conferma che le Chiese cristiane in Egitto non daranno ufficialmente
indicazioni di voto a favore di uno dei due candidati alla carica di Presidente (ad
al-Sisi si contrappone il politico di sinistra Hamdin Sabahi): “Le Chiese” ribadisce
all'agenzia Fides Anba Antonios “non sostengono nessuno a titolo ufficiale. E invitano
tutti gli egiziani a operare la propria scelta coi mezzi che Dio ci ha dato: ragione,
coscienza e intelligenza”. (R.P.)