Ue: per l'Italia c'è una lenta ripresa.Renzi: avanti con le riforme istituzionali
Dopo la forte recessione del 2012-13, l’Unione europea prevede per l’Italia una lenta
ripresa nel 2014, sostenuta soprattutto dalla domanda esterna. Per il premier Renzi
la crescita passa più dalle riforme istituzionali che da quelle economiche. Il servizio
di Giampiero Guadagni:
Pil in leggera
crescita, deficit invariato, impennata del debito, crescita della disoccupazione.
Tra molte contraddizioni, l’Unione europea vede comunque per l’Italia una graduale
ripresa. Stime quelle di Bruxelles prudenti, ma valutate con soddisfazione a Roma.
Per il ministro dell’Economia Padoan è la conferma che l’Italia sta migliorando in
competitività ma soprattutto di investimenti. Aggiunge Padoan: le misure adottate
dal Governo richiedono tempo per ottenere risultati, ma la direzione è giusta. L’Italia
può e deve cambiare in tempi certi, insiste il premier Renzi che ribadisce: se si
cambia, l’Italia sarà guida dell’Unione europea altrimenti diventa fanalino di coda.
Ma il premier sottolinea: tutti i nostri interlocutori in Europa guardano alle riforme
istituzionali prima che a quelle economiche. Renzi ha parlato oggi al seminario del
suo partito, il Pd, dedicato appunto alle riforme istituzionali che vivono una settimana
importante. Domani infatti il testo approda in commissione Affari costituzionali del
Senato. Il cammino resta in salita. Berlusconi ha infatti garantisce il rispetto da
parte di Forza Italia degli accordi presi, ma rimette al centro il presidenzialismo
con l'elezione diretta del capo dello Stato. Ma il vero nodo, anche per una parte
del Pd, è la proposta relativa al Senato non eletto direttamente ma espressione delle
autonomie territoriali.