2014-05-05 14:18:37

Giornata antipedofilia. Telefono Azzurro: istituire il "Registro permanente" dei casi di abuso


Applicare la normativa internazionale sulla lotta alla pedofilia e istituire il “Registro permanente” dei casi di abuso. È quanto chiesto oggi al governo italiano da Telefono Azzurro, nel corso di un Convegno presso la Sala Capitolare del Senato, in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia. Il servizio di Elvira Ragosta:RealAudioMP3

Tremilacinquecento le vittime mondiali accertate dall’Interpol, tra il 2009 e il 2013. Dati agghiaccianti e sempre in aumento, soprattutto sul web, veicolo di materiale pedopornografico e luogo di adescamento di minori. Altrettanto preoccupanti i dati forniti dal Consiglio d’Europa, secondo cui un bambino su cinque è vittima di abusi sessuali. Costante la caratteristica, che vede coinvolti, in ogni Paese, vittime tra minori e adolescenti, per il 70% di sesso femminile. In Italia, i casi di pedofilia gestiti da Telefono Azzurro nello scorso anno sono stati 240. Ma a essi va aggiunto anche un’allarmante e indeterminabile quota dei casi non denunciati. Con la recente ratifica italiana della Convenzione di Lanzarote, nel Codice penale sono state introdotte nuove forme di reato, ma manca ancora l’istituzione di un “Registro permanente” sui casi. Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro:

“L’impegno del parlamento che noi chiediamo deve essere immediato, perché purtroppo i bambini non possono aspettare. Occorre un registro su queste situazioni di violenza sessuale, che spesso resta sconosciuto. Occorrono delle strategie condivise tra tutti i vari Ministeri, occorrono dei centri di trattamento delle vittime, che vanno aiutate, supportate, così come vanno fatte azioni di prevenzione, dando la possibilità ai bambini, ma anche ai loro familiari, di essere ascoltati in situazioni di questo tipo, che sono spesso discriminanti per la vita di un bambino. D’altra parte, occorre formare tutti coloro che nel mondo dell’educazione e nel mondo delle comunità si occupano di bambini, perché possano cogliere i segnali precoci di questa situazione e bloccare molte volte situazioni che rischiano di diventare drammaticamente distruttive nel futuro dei ragazzi”.

A Pietro Forno, procuratore aggiunte presso il Tribunale di Milano, abbiamo chiesto come si possono potenziare gli strumenti giuridici e politici nella lotta ala fenomeno degli abusi sessuali sui minori:

"Col richiamo generale alle direttive europee, che sono in buona parte inattuate. La richiesta alla politica, quindi, è quella di fare un passo avanti sulle direttive europee, per camminare al passo dell’Europa”.







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