Ucraina: ancora scontri. Prosegue l'offensiva dell'esercito di Kiev nelle città dell'Est
Nella città di Odessa oggi in lutto cittadino si sono tenute varie funzioni religiose
in ricordo delle vittime del rogo al palazzo dei Sindacati. All’Est continua l’operazione
anti-terrorismo del governo centrale di Kiev. Ci aggiorna Giuseppe D’Amato:
Sessantasette
persone fermate per i disordini di venerdì sono state rilasciate ad Odessa dopo che
un vasto gruppo di filo-russi ha assaltato una caserma di polizia. Intanto in città
è arrivato il premier Jatseniuk per prendere in mano la situazione. Tutti i vertici
locali delle forze dell’ordine sono stati sostituiti. Questi disordini, ha osservato
il primo ministro – sono “parte di un piano fomentato dalla Russia per distruggere
l’Ucraina”. L’Unione europea chiede un’inchiesta indipendente sul rogo al palazzo
dei Sindacati in cui hanno perso la vita 46 persone. Troppo contrastanti fra loro
appaiono le versioni ufficiali, che non rispecchiano quanto si vede nei video girati
al momento della tragedia. Nelle regioni orientali, intanto, continuano gli scontri.
Le truppe ucraine hanno lasciato Kramatorsk dopo averla riconquistata. Cingono d’assedio
il caposaldo della protesta armata Slavjansk. Combattimenti sono segnalati nella campagne.
A Donetsk, Lugansk e Mariupol la tensione resta altissima.