Senigallia cerca di tornare alla normalità dopo l’alluvione che ha provocato due morti
La cittadina di Senigallia, nelle Marche, cerca di tornare alla normalità dopo l’alluvione
di ieri che ha provocato due vittime. I danni sono ancora da quantificare, ma gli
sfollati sono quasi tutti tornati nelle proprie abitazioni, tranne una trentina di
persone che restano ospitate presso il seminario vescovile. Grazie al lavoro notturno
delle idrovore, le strade sono quasi tutte libere, mentre persistono difficoltà per
quanto riguarda l’erogazione della corrente elettrica e i collegamenti telefonici.
Intanto prosegue l’intervento della Protezione Civile, di centinaia di vigili
del fuoco, di volontari e di uomini delle forze di polizia e del Soccorso Alpino:
tutti sono impegnati a portare acqua viveri e medicinali nelle frazioni isolate. La
pioggia in queste ore ha concesso una tregua e le previsioni meteo indicano un leggero
miglioramento ma lo stato di allerta durerà per altre 72 ore. Il sindaco - Maurizio
Mangialardi – han ribadito che le scuole resteranno chiuse anche domani e martedì.
Il presidente della Regione Gian Mario Spacca chiedera' lo stato di emergenza. Nel
pomeriggio la visita a Senigallia del premier Matteo Renzi che ha portato la solidarietà
delle istituzioni e ha garantito l'aiuto del Governo. (E.B.)