Il Papa al Regina Caeli: la Parola di Dio e l’Eucaristia ci riempiono di gioia. Appelli
per l'Ucraina e per l'Afghanistan
La preghiera affinché in Ucraina prevalgano “sentimenti di pacificazione e di fratellanza”
e il dolore per le vittime provocate “dall’enorme frana che si è abbattuta su un villaggio
dell’Afghanistan” hanno scandito, stamani, le parole di Papa Francesco durante il
Regina Caeli. Il Santo Padre, ricordando il passo del Vangelo in cui Gesù risorto
appare ai due discepoli di Èmmaus, ha anche sottolineato che la Parola di Dio e l’Eucaristia
ci riempiono di gioia. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
E’ la pace in
Ucraina la speranza custodita, nella preghiera, da Papa Francesco:
“Cari
fratelli e sorelle, desidero invitarvi ad affidare alla Madonna la situazione in Ucraina,
dove non cessano le tensioni. Prego con voi per le vittime di questi giorni, chiedendo
che il Signore infonda nei cuori di tutti sentimenti di pacificazione e di fratellanza”.
Il Santo Padre ha anche ricordato la tragedia della frana in Afghanistan,
che ha sepolto un villaggio nel nord est del Paese:
“Preghiamo anche per
i defunti a causa dell’enorme frana che si è abbattuta due giorni fa su un villaggio
dell’Afghanistan. Dio Onnipotente, che conosce il nome di ognuno di loro, accolga
tutti nella sua pace; e dia ai superstiti la forza di andare avanti, con il sostegno
di quanti si adopereranno per alleviare le loro sofferenze”.
Durante il
Regina Caeli, il Papa ha ricordato il Vangelo in cui due discepoli, dopo la morte
di Gesù, “lasciano Gerusalemme e ritornano, tristi e abbattuti” verso il loro villaggio,
chiamato Emmaus. Lungo la strada, appare Gesù risorto e i discepoli lo riconoscono
“nello spezzare il pane, nuovo segno della sua presenza”. La strada di Emmaus – ha
spiegato il Pontefice - diventa così simbolo del nostro cammino di fede:
“Le
Scritture e l’Eucaristia sono gli elementi indispensabili per l’incontro con il Signore.
Anche noi arriviamo spesso alla Messa domenicale con le nostre preoccupazioni, le
nostre difficoltà e delusioni… La vita a volte ci ferisce e noi ce ne andiamo tristi,
verso la nostra ‘Emmaus’, voltando le spalle al disegno di Dio. Ci allontaniamo da
Dio”.
Ma ci accoglie – ha detto il Papa - la Liturgia della Parola:
“Gesù
ci spiega le Scritture e riaccende nei nostri cuori il calore della fede e della speranza
e nella Comunione ci dà forza”.
Il Papa ha poi esortato ad accogliere
la Parola di Dio, a ricevere Gesù nell’Eucaristia:
“Ricordatelo bene: leggere
ogni giorno un brano del Vangelo e le domeniche andare a fare la Comunione, a ricevere
Gesù. Così è accaduto con i discepoli di Emmaus: hanno accolto la Parola; hanno condiviso
la frazione del pane e da tristi e sconfitti che si sentivano sono diventati gioiosi.
Sempre, cari fratelli e sorelle, la Parola di Dio e l’Eucaristia ci riempiono di gioia”.
Quindi
il Santo Padre ha ribadito:
“Ricordatelo bene! Quando tu sei triste, qualcosa,
prendi la Parola di Dio! Quando tu sei giù, prendi la Parola di Dio e va alla Messa
della domenica a fare la Comunione, a partecipare del mistero di Gesù! Parola di Dio,
Eucaristia: ci riempiono di gioia”.
Dopo la recita del Regina Caeli,
Papa Francesco ha ricordato infine che oggi si celebra la 90.ma Giornata Nazionale
per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha per tema “Con i giovani, protagonisti
del futuro”. E rivolgendosi ai giovani presenti in piazza ha detto:
“Prego
per questa grande Università, perché sia fedele alla sua missione originaria e aggiornata
al mondo attuale. A Dio piacendo mi recherò presto a visitare qui a Roma la Facoltà
di Medicina e Chirurgia e il Policlinico ‘Gemelli’, che compie 50 anni di vita”.
Il
Papa ha salutato infine i partecipanti alla Marcia per la Vita e l’Associazione “Meter”,
che da quasi vent’anni lotta contro ogni forma di abuso sui minori. Grazie per il
vostro impegno!