2014-05-03 16:19:58

I vescovi messicani: necessaria una riforma interiore per migliorare il Paese


“Abbiamo bisogno di una vera riforma interiore perché il Paese sia migliore”: è molto chiara l’esortazione lanciata dalla Conferenza episcopale del Messico (Cem) in un messaggio diffuso in occasione della Plenaria, in corso in questi giorni. Nel documento, intitolato “Agiamo per il Messico!”, i presuli sottolineano che “se non si riformano la mente ed il cuore, se non si riforma la coscienza che genera un’autentica scala di valori e la capacità di incontro e di solidarietà, non ci saranno riforme capaci di superare diseguaglianze e ingiustizie sociali intollerabili”.

Tali disparità, evidenzia la Cem, portano la popolazione all’indifferenza, a guardare come meri “dati statistici” le notizie quotidiane su “sequestri, tratta degli esseri umani, crimine organizzato, violenze e cadaveri decapitati in fosse clandestine”. Di qui, il richiamo forte lanciato dai presuli affinché non ci si “abitui alla povertà” in cui vivono 50 milioni di messicani e “l’indifferenza non renda la popolazione complice contro il valore della vita umana”, lasciando che “migliaia di nascituri siano strappati dal ventre materno e gettati nella spazzatura”. In modo puntuale, poi, i vescovi del Messico chiedono alcune riforme specifiche, ossia: una riforma costituzionale che sia davvero a vantaggio degli emarginati e non “un’altra opportunità” per chi “depreda i beni pubblici”; una riforma educativa che “permetta il vero sviluppo integrale di tutte le persone”, riconoscendo “i diritti fondamentali dei genitori”, garantendo “un’educazione di qualità che renda il popolo libero”, e non diventi solo “una struttura burocratica che difende i propri interessi”.

In ambito fiscale, la Cem chiede equità, trasparenza ed onestà, con investimenti produttivi per tutto il Messico, mentre per la politica, ci si appella ad una “democrazia autentica” ed ad una “reale partecipazione della cittadinanza”, perché “senza vero amore per il prossimo, si avrà soltanto la ricerca ambiziosa del potere personale”. Ulteriori riforme vengono auspicate nel settore energetico, affinché le risorse del Paese vadano a vantaggio di tutti e la persona umana venga posta “al di sopra del denaro”, così come nell’ambito delle telecomunicazioni, per il quale i vescovi messicani auspicano “contenuti di qualità” e “rispetto della dignità e della privacy dei cittadini”.

Quindi, la Cem invita i cristiani ad essere “positivi e propositivi”, partecipando alla vita sociale in modo “consapevole, organizzato ed opportuno”, senza lasciare “le decisioni nelle mani di quei pochi che guardano solo ai propri interessi”. “Nessuno è esonerato dall’agire per il bene del Paese – conclude il messaggio episcopale – Il Paese è di tutti e tutti dobbiamo portarlo avanti con maggiore partecipazione”. Infine, i presuli invitano a seguire l’esempio di San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II che “lavorarono per un mondo migliore pur tra tanti ostacoli, grazie alla fede in Cristo ed all’amore per il prossimo”. (I.P.)







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