Il Papa: i soldi non inquinino il calcio. Ai giocatori: siate sportivi, i ragazzi
vi guardano
Il fattore economico non schiacci la dimensione di “festa” propria del calcio e i
giocatori si comportino sempre da “sportivi”, coscienti della “grande responsabilità”
che la fama comporta. Sono i due auspici che Papa Francesco ha rivolto ai dirigenti
della Federazione italiana gioco calcio e alle squadre di Fiorentina e Napoli, ricevute
in udienza alla vigilia della finale di Coppa Italia che le vedrà protagoniste allo
Stadio Olimpico di Roma. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Qualche volta
il mondo diventa grande come un campo di calcio, con centinaia di milioni di occhi
carichi di passione puntati sul rettangolo verde. Ma non sempre ciò si vede che sul
campo, e più spesso non si vede attorno ad esso, è qualcosa di bello e pulito, mentre
la sua vera dimensione dovrebbe essere principalmente quella della “festa”. Papa Francesco,
che di calcio ne sa, parla con competenza e consueta schiettezza ai giocatori di Fiorentina
e Napoli che si sfideranno nella finale di Coppa Italia. La sua analisi parte da un’ovvia
constatazione: il calcio in Italia, come in Argentina e altrove – dice – “è un fatto
sociale e richiede una responsabilità sociale, da parte dei calciatori, sul campo
e fuori dal campo, e da parte dei dirigenti nazionali e locali”:
“Da ragazzo
sono andato parecchie volte allo stadio e ho dei bei ricordi. Sono andato solo e con
la mia famiglia. Momenti gioiosi, di domenica, insieme con i miei familiari. Vorrei
augurare che il calcio e ogni altro sport molto popolare recuperi la dimensione della
festa. Oggi anche il calcio si muove in un grande giro di affari, per la pubblicità,
le televisioni, eccetera. Ma il fattore economico non deve prevalere su quello sportivo,
perché rischia di inquinare tutto, sia a livello internazionale e nazionale sia a
livello locale”.
Si tratta allora di “reagire positivamente”, afferma Papa
Francesco, e reagire “dall’alto”, “restituendo dignità sportiva agli eventi”. Parole
che arrivano direttamente ai vertici della Figc presenti all’udienza, responsabili
della “macchina” del calcio italiana. Ma un richiamo alla responsabilità il Papa lo
rivolge anche ai calciatori, gli eroi della domenica e non solo, i cui comportamenti
sono amplificati su scala planetaria:
“Siete al centro dell’attenzione e
tanti vostri ammiratori sono giovani e giovanissimi; tenete conto di questo, pensate
che il vostro modo di comportarvi ha una risonanza, in bene e in male. Siate sempre
veri sportivi!”.
L’ultima considerazione è per lo sport in generale, che
– ribadisce Papa Francesco – “contiene in sé una forte valenza educativa, per la crescita
della persona”:
“Crescita personale, nell’armonia di corpo e di spirito,
e crescita sociale, nella solidarietà, nella lealtà, nel rispetto. Che il calcio possa
sempre sviluppare questa potenzialità! Buon lavoro a tutti voi e che domani sera sia
una bella festa sportiva! Questo vi auguro”.