“Misure risolute” per “distruggere i terroristi”. È quanto promesso dal presidente
cinese Xi Jinping il giorno dopo l’attentato compiuto nella turbolenta provincia occidentale
del Xinjiang, a seguito del quale tre persone sono morte e altre 79 sono rimaste ferite,
di cui 4 versano in gravi condizioni. L’attacco ha preso di mira la folla davanti
ad una delle principali stazioni ferroviarie di Urumqi, la capitale del Xinjiang.
“Le autorità - ha aggiunto il presidente - devono avere una profonda comprensione
del fatto che la lotta anti-secessionista nel Xinjiang avrà una lunga durata”. Il
Xinjiang è una regione ricca di materie prime che segna i confini della Cina con Afghanistan,
Pakistan, India e con le repubbliche dell' Asia centrale. Gli uighuri, turcofoni e
musulmani, sono circa il 40% della popolazione e lamentano di essere stati messi in
minoranza nelle loro terre di origine da una massiccia e sistematica immigrazione
da altre regioni della Cina. (M.G.)