Primo Maggio: solo con l'empatia c'è festa del lavoro
Non si tratta
più semplicemente del fenomeno dello sfruttamento e dell'oppressione, ma di qualcosa
di nuovo: con l'esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l'appartenenza
alla società in cui si vive, dal momento che in essa non si sta nei bassifondi, nella
periferia o senza potere, bensì si sta fuori. Gli esclusi non sono "sfruttati", ma
rifiutati, "avanzi!". Con la riflessione dell'Esortazione apostolica Evangelii
gaudium di Papa Francesco, il messaggio dei Vescovi italiani per la festa di San Giuseppe
Lavoratore, lancia il suo monito contro una società senza umanesimo. L'invito dunque
è per tutti: chiediamo una particolare empatia davanti ai tantissimi drammi sociali.
Abbiamo raccolto il commento di Mauro Magatti, preside della Facoltà di Sociologia
Un. Cattolica Sacro Cuore - Milano e di Santino Sciré, vicepresidente nazionale
delle Acli, responsabile settore Famiglia (a cura di Emanuela Campanile)