Algeria: celebrazioni per 100.mo elevazione a Basilica della chiesa di Sant'Agostino
“Festeggiare l’anniversario di una basilica significa festeggiare la casa di Dio.
Il 2 maggio ci lasceremo radunare da Colui che fa della nostra fraternità la propria
dimora”: mons. Paul Desfarges, vescovo di Costantina, in Algeria, spiega così il significato
delle celebrazioni del 2 e 3 maggio ad Annaba, l’antica Ippona, per i 100 anni della
elevazione a basilica della chiesa di Sant’Agostino recentemente restaurata.
Dopo
circa tre anni di lavori, grazie al contributo di diverse istituzioni algerine ed
estere, ecclesiali e civili, ma anche di laici e privati, è stata riaperta al pubblico
con una solenne inaugurazione il 19 ottobre dello scorso anno. Tra i benefattori anche
Benedetto XVI. Consacrato il 29 marzo del 1909, il luogo di culto è stato elevato
a basilica il 2 maggio 1914, e sarà il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio
Consiglio per il dialogo interreligioso, inviato speciale nominato per l’occasione
da Papa Francesco, a presiedere alle 10.30 la Messa solenne nel giorno dell’anniversario.
Diverse
le iniziative organizzate dalla diocesi di Costantina per il centenario della basilica
dedicata al grande padre della Chiesa, costruita sulla collina che si affaccia sulle
rovine di Hippo Regius, nella cui cattedra vescovile Agostino sedette dal 395 al 430.
Un pellegrinaggio radunerà centinaia di fedeli invitati a prendere parte, sempre il
2 maggio, alla presentazione dei restuari alle 13.30. Ad illustrarli sarà l’architetto
Xavier David che mostrerà il loro sviluppo dal 2010 fino alla chiusura dei cantieri,
nel 2013. Alle 14.30, il card. Tauran prenderà parte ad una conferenza scambio sul
dialogo interreligioso con l’intervento dello scrittore Abderrazek Bensalah. Il 3
maggio è in programma la visita al sito archeologico delle rovine d’Ippona e l’inaugurazione
dell’organo della basilica di Sant’Agostino appena restaurato.
“Sant’Agostino
ci invita a seguirlo nell’incontro con Colui che sempre ci attende nell’intimo di
noi stessi” scrive mons. Desfarges nell’editoriale del periodico ‘L’Écho du diocèse
de Constantine et d’Hippone’ datato 15 aprile ricordando il centenario della basilica.
“Sant’Agostino non appartiene solamente ai cristiani – prosegue il presule – appartiene
a tutti gli algerini, fieri del loro antenato e che, venendo a visitare la basilica,
vengono in qualche modo ad incontrarlo, per conoscerlo meglio e nutrirsi di qualcuna
delle sue parole che possono parlare al cuore di qualunque assetato di Dio”. Pensatore
universale, il filosofo di Tagaste, appartiene anche ai cercatori di verità, aggiunge
il vescovo di Costantina, che sottolinea come, pur nella diversità, siamo tutti pellegrini
alla ricerca di senso. “Pellegrini dell’incontro – conclude mons. Desfarges – celebreremo
la Chiesa dell’incontro aprendoci all’imprevisto degli incontri. Le frontiere della
Chiesa sono quelle della carità”. (A cura di Tiziana Campisi)