Renzi chiede sforzi per un punto comune sulle riforme
Sono al vaglio del Tribunale di Sorveglianza di Milano le dichiarazioni di Silvio
Berlusconi sulla sentenza Mediaset e sul suo affidamento in prova ai servizi sociali,
decisione definita “ridicola” dal leader di Forza Italia. Una vicenda che rischia
di essere un ostacolo nel già difficile cammino delle riforme istituzionali. Slitta
intanto a martedì prossimo la presentazione del testo base sulle riforme in commissione
affari costituzionali del Senato. Servizio di Giampiero Guadagni:
I futuri senatori
dovranno essere indicati dai consiglieri regionali, lasciando alle Regioni la modalità
di scelta sul come. E’ questa la proposta di mediazione lanciata da Matteo Renzi legata
alla riforma del Senato, sulla quale il suo partito, il Pd, potrebbe ricomporre la
frattura interna. La soluzione è emersa oggi nel corso dell'assemblea del gruppo a
Palazzo Madama. Il premier ribadisce la necessità di fare presto per dare un segnale
di credibilità in Europa. E avverte che se non sarà trovato un punto comune è pronto
a fare un passo indietro e andare a casa. Ora è necessario trovare un accordo con
il resto della maggioranza. Ma, dice il segretario Pd ai suoi dirigenti, Forza Italia
non può restare esclusa per non dare l’idea che stiamo cambiando da soli le regole
del gioco. Renzi definisce però “inaccettabili” le affermazioni di Berlusconi sui
tedeschi. Affermazioni per le quali il leader di Forza Italia è nell’occhio del ciclone
in tutta Europa. E fanno discutere anche i nuovi attacchi di oggi di Berlusconi contro
Napolitano e la sentenza Mediaset, definita un altro colpo di Stato: utilizzata, afferma
Berlusconi, per “cacciarmi dal Senato” ed eliminare dalla scena politica il leader
del centrodestra. Parole al vaglio del Tribunale di Sorveglianza di Milano, che lo
scorso 15 aprile ha concesso a Berlusconi l’affidamento in prova ai servizi sociali,
misura alternativa alla detenzione domiciliare.