2014-04-29 17:24:55

Proposta di legge del MpV. Casini: nei processi vi sia rappresentante dei diritti del concepito


Ancora in primo piano il tema della fecondazione assistita, dopo la recente pronuncia della Corte costituzionale che sancisce l'illeggittimità del divieto dell’eterologa previsto dalla legge 40. Il Movimento per la Vita ha elaborato una proposta di legge in materia di fecondazione artificiale affidandola in particolare ai 63 parlamentari che hanno sottoscritto l’iniziativa "UnoDiNoi". La proposta è stata presentata nel pomeriggio Roma. Quale il centro dell’iniziativa? Debora Donnini lo ha chiesto all’on. Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita:RealAudioMP3

R. – La Legge 40 ha il suo punto più importante nell’articolo 1, dove dice che la legge intende garantire i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito. Allora, bisogna che nei processi venga ascoltata la sua voce. Ci vuole un curatore speciale, qualcuno che obbligatoriamente nei processi rappresenti i diritti e gli interessi del concepito. La legge chiede quindi che sia nominato in tutti i processi un curatore del concepito. Non modifica la Legge 40, ma modifica le norme del Codice civile e del Codice di procedura civile.

D. – In questi anni, alcuni contenuti iniziali della Legge 40 sono stati modificati da diversi interventi della Corte costituzionale. In che modo principalmente?

R. – Sono fondamentalmente due: uno è la sentenza del 2009, che ha eliminato il divieto di produzione soprannumeraria, cioè prima si diceva che tutti gli embrioni generati dovevano essere trasferiti nel seno materno perché potessero avere una speranza di vita. Per questo motivo, non potevano essere più di tre perché diventa pericoloso per la madre e per gli stessi embrioni. Questa parte è stata abolita. E questo è già un grandissimo problema. La seconda sentenza è quella recentissima, la quale ha abolito il divieto di fecondazione eterologa, anche in quel caso, dimenticando il diritto dei figli a conoscere le proprie origini. Ma ci sono anche altri processi in corso che vorrebbero demolire ulteriormente la Legge 40, consentendo, ad esempio, l’utilizzazione sperimentale di embrioni congelati o eliminando il limite della coppia che può ottenere la fecondazione artificiale. Dunque bisogna in qualche modo evitare un ritorno totale al "far west", cominciando ad attribuire al concepito il primo diritto, che è quello di essere ascoltato attraverso un suo rappresentante.

Ultimo aggiornamento: 30 aprile







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