Egitto: si studiano misure per garantire un'adeguata presenza di cristiani nel futuro
parlamento
Il Ministro egiziano Mohamed Amin al-Mahdi, responsabile in questo periodo di transizione
per gli affari parlamentari e la giustizia, ha incontrato una delegazione di rappresentanti
delle Chiese presenti in Egitto per iniziare a raccogliere pareri e suggerimenti sui
meccanismi da mettere in atto allo scopo di assicurare una adeguata rappresentanza
politica alle comunità cristiane egiziane nel Parlamento che uscirà dalle prossime
elezioni politiche.
Nell'incontro, svoltosi giovedì 24 aprile, a rappresentare
i cattolici c'era il giurista Jamil Halim Abib. “Si è trattato di un primo contatto
per cominciare a lavorare intorno a questa problematica” spiega all'agenzia Fides
Anba Antonios Aziz Mina, vescovo copto cattolico di Guizeh (Giza). In questa fase
preliminare, non esiste ancora una bozza di lavoro e deve ancora essere delineato
nei dettagli il sistema elettorale da adottare per le prossime elezioni parlamentari.
L'attenzione
del Paese è concentrata sulle imminenti elezioni presidenziali, in programma il prossimo
25 maggio, dove è prevista la vittoria dell'ex generale Abdel Fattah al-Sisi. L'ultima
Assemblea parlamentare egiziana è stata sciolta nel luglio 2013. Si prevede che le
elezioni parlamentari verranno celebrate entro sei mesi dall'insediamento del nuovo
Presidente.
“Considero comunque un buon segno” sottolinea Anba Antonios “che
i rappresentanti delle comunità cristiane siano già stati convocati per discutere
il problema della loro rappresentanza parlamentare. Mi piace il ritmo sostenuto con
cui si lavora, e apprezzo soprattutto il carattere istituzionale impresso allo studio
della questione. Vuol dire che si torna lentamente a pensare allo Stato e ai suoi
organismi in termini istituzionali, dopo anni in cui questo tipo di sensibilità alla
cosa pubblica sembrava essersi eclissato”.
La Costituzione egiziana, approvata
con referendum popolare lo scorso gennaio, non prevede quote di seggi parlamentari
riservati ai cristiani su base confessionale. Nell'incontro con il ministro al-Mahdi
è stato chiesto ai rappresentanti delle comunità cristiane di presentare proposte
concrete per garantire una presenza appropriata di egiziani cristiani nel futuro Parlamento.
Tra le ipotesi sul tappeto, c'è quella di riservare a esponenti cristiani – come pure
a donne e a giovani - alcuni posti in testa alle diverse liste concorrenti di candidati,
così da assicurare che la parte femminile, giovanile e cristiana del popolo egiziano
sia adeguatamente rappresentata nella prossima Assemblea parlamentare. (R.P.)