Obama a Seul assicura il suo impegno per la sicurezza della Corea del Sud minacciata
da Pyongyang
Le minacce di guerra della Corea del Nord sono state al centro degli interventi del
presidente USA, Barack Obama, a Seul, seconda tappa della sua missione in Asia che
proseguirà in Malaysia e Filippine. Il capo della Casa Bianca ha assicurato che ''l'impegno
degli Stati Uniti alla sicurezza della Corea del Sud cresce di fronte all'aggressione”
di Pyongyang”. Il servizio di Adriana Masotti:
"Continuiamo
a premere sulla Corea del Nord perché capisca che "le minacce non portano a nulla".
In questo scenario, " è incoraggiante" che la Cina stia cominciando a riconoscere
che la Corea del Nord sia anche una "minaccia significativa" per la propria sicurezza.
Obama a Seul segnala l’importante novità rassicurando la Corea del Sud sull'impegno
americano contro le provocazioni di Pyongyang, che ieri, in occasione dell'82.mo anniversario
della fondazione delle Forze armate, è tornata a minacciare la “guerra nucleare che
potrebbe scoppiare nella penisola in ogni momento". La Corea del Nord " è pronta a
effettuare il test nucleare", ha denunciato nella conferenza stampa congiunta la presidente
sudcoreana Park Geun-hye. Per questo Usa e Corea del Sud hanno deciso di riconsiderare
i tempi del trasferimento, fissati ora al 2015, del controllo, in caso di guerra,
delle truppe sudcoreane da Washington a Seul. Obama ha espresso le condoglianze per
le vittime del traghetto Sewol, colato a picco il 16 aprile, le cui vittime accertate
sono salite a 185. Della Corea del Nord Obama ha parlato anche alle truppe americane
della base americana a Seul, definendola uno ''Stato reietto'' la cui frontiera con
la Corea del Sud ''segna il confine della liberta” e la sua continua ricerca di armi
nucleari non è un segno di forza. Intanto, Pyongyang ha reso noto l’arresto, il 10
aprile scorso, di un turista americano di 24 anni, Matthew Todd, per "comportamento
aggressivo" durante i controlli all’ingresso nel Paese.