Kerry: israeliani e palestinesi devono fare compromessi per la pace
Ancora tensione in Medio Oriente dopo le dichiarazioni del governo israeliano che
ha deciso di sospendere i colloqui di pace con i palestinesi, in risposta all’accordo
di riconciliazione tra l’Olp e Hamas siglato mercoledì. “Esiste sempre la possibilità
di avanzare verso la pace, ma i leader israeliani e palestinesi devono fare dei compromessi”,
ha affermato oggi il segretario di Stato Usa John Kerry. “Se non intendono fare i
compromessi necessari, diventa molto difficile”, ha aggiunto, precisando che comunque
gli Stati Uniti non abbandoneranno mai le speranze e l’impegno per la pace.
Dal
canto suo il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, ha assicurato
all’inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente, Robert Serry, che l’Anp rispetterà
gli accordi sulla base degli impegni dell’Olp. Lo fa sapere l’Onu dopo l’incontro
avvenuto tra i due a Ramallah. “Abu Mazen ha sottolineato che questi impegni includono
il riconoscimento di Israele, la non violenza e il rispetto degli accordi precedenti”,
ha detto Serry, precisando che il presidente dell’Anp ha ribadito il suo costante
impegno per i negoziati di pace. Serry ha affermato inoltre che le Nazioni Unite sostengono
su queste basi l’unità palestinese, che significa riunire la Cisgiordania e la Striscia
di Gaza sotto un’unica legittima autorità.