Siria: appello delle agenzie umanitarie Onu per salvare la popolazione
“Permettere l’accesso umanitario incondizionato a tutte le persone in stato di bisogno,
usando tutte le strade disponibili attraverso le linee del fronte in Siria o attraverso
i suoi confini; togliere gli assedi sui civili, al momento imposti da tutte le parti,
come quelli che isolano parti di Aleppo, della città vecchia di Homs, di Yarmouk,
di East Ghouta, di Moadhamieh, Nubl e Zahra; porre fine agli indiscriminati bombardamenti
e lanci di granate sui civili da parte del governo e dei gruppi dell’opposizione oltre
alla fine di tutte le altre violazioni del diritto umanitario internazionale”.
Sono
le richieste che i capi delle Agenzie umanitarie delle Nazioni Unite lanciano “a tutte
le parti di questo brutale conflitto” perché si permetta alla popolazione civile siriana
di sopravvivere. I numeri forniti dai capi delle agenzie, Valerie Amos, sottosegretario
Generale delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari e Coordinatore alle Emergenze,
Anthony Lake, Direttore esecutivo Unicef, António Guterres, Alto Commissario per i
Rifugiati, Ertharin Cousin, Direttore esecutivo, World Food Programme e Margaret Chan,
direttore generale, Organizzazione Mondiale della Sanità sono drammatici.
“Solo
nella città di Aleppo, almeno un milione di persone necessita ora di urgente assistenza
umanitaria e un milione e 250.000 persone hanno bisogno di cibo". "Sanità al collasso
con soli 40 medici per 2,5 milioni di persone, mentre continuano bombardamenti aerei,
razzi, mortai e altri attacchi indiscriminati che massacrano donne, uomini e bambini
innocenti”. "Un terzo degli impianti di trattamento delle acque del Paese non sono
più funzionanti, il 60% dei Centri sanitari sono distrutti e circa 3,5 milioni di
persone vivono in aree sotto assedio o impossibili da raggiungere con assistenza umanitaria.
I civili innocenti della Siria sembrano sopravvivere solo grazie al proprio coraggio”.
Da
qui l’appello delle agenzie - riferisce l'agenzia Sir - che sottolineano come “fino
ad oggi, gli sforzi diplomatici volti a porre termine ad anni di sofferenze hanno
mancato di produrre risultati. Quello che non è mancato, invece, è il coraggio e la
determinazione della straordinaria popolazione civile siriana a sopravvivere. Potranno
- concludono i capi delle agenzie Onu - coloro che hanno la responsabilità, il potere
e l’influenza per fermare questa tragica e terribile guerra trovare lo stesso coraggio?
La stessa volontà?”. (R.P.)