Bartolomeo I: la missione del cristiano è la liberazione dell'uomo dal potere delle
tenebre
La fede in Dio non deve significare ricerca per la conquista del potere, perché la
missione del cristiano non consiste nella liberazione di una nazione dal giogo di
un'altra, ma nella liberazione del genere umano dal signore delle tenebre. La ricerca
del potere è logorio, morte eterna. Lo scrive il patriarca ecumenico Bartolomeo nel
suo messaggio pasquale ripreso dall'agenzia AsiaNews, ricordando il passo del Vangelo,
dove si riferisce che i seguaci del Nostro Signore Gesù Cristo, dopo il suo trionfale
ingresso a Gerusalemme avevano erroneamente creduto alla conquista del potere temporale
da parte sua, con la conseguente acquisizione di posti di poter da parte loro.
Purtroppo,
continua il patriarca ecumenico, “anche ai nostri giorni i tamburi di morte e delle
tenebre risuonano accanitamente. Alcuni uomini credono che lo sterminio del prossimo
sia un'azione lodevole e utile. Ma si sbagliano. Purtroppo, però, si osserva un disumano
tentativo di eliminare e sfruttare i più deboli da parte di quelli che fanno parte
della piramide del potere. Spesso sorprende la durezza e la mancanza di compassione
da parte di chi pensa di tenere le redini del potere del mondo. Cristo, però, con
la sua morte sulla croce ha rovesciato la piramide del mondo, ponendo come riferimento
la Sua Croce”.
La storia dell'umanità, osserva Bartolomeo, "ha visto prevalere
il buio della morte, l'ingiustizia invece della giustizia, l'odio e l'invidia invece
dell'amore; la gente preferisce l'odio infernale invece della luce della Resurrezione.
Malgrado l'apparente progresso tecnologico e le dichiarazioni sui diritti umani e
la libertà religiosa, l'odio etnico-razziale e religioso si diffonde in tutto il mondo,
provocando pericolose tensioni, rafforzando così la sovranità del regno della morte".
Purtroppo, continua il messaggio, le persone non riescono ad accettare e tollerare
le convinzioni, siano esse politiche, religiose, etniche e sociali del loro prossimo.
Al
contrario "la storia ha dimostrato che il vero progresso non può esistere senza Dio".
Nessuna società può veramente ritenersi progressista e prospera senza libertà. "Ma
la vera libertà si acquisisce solo quando il nostro pensiero si rivolge a Dio". La
storia del XX secolo conferma tragicamente questa verità. L'umanità ha vissuto gli
orrori della Seconda guerra mondiale, scoppiata in Europa centrale, causa di milioni
di vittime e di persecuzioni razziste. E ha vissuto anche gli orrori perpetrati da
quelle forze, in Europa Orientale - scrive il patriarca - che si definivano di progresso
e che, in nome della libertà, hanno commesso dei delitti inauditi. Qualsiasi visione
politica che non contiene la verità in Cristo porta alla morte e finisce in tragedia.
“Alla
supremazia delle forze delle tenebre la Chiesa deve rispondere con la grazia e la
potenza del messaggio di Cristo Risorto. Soltanto Lui - conclude Bartolomeo I - che
ha fatto proprie le sofferenze di ogni individuo, dà al mondo con la Sua Resurrezione,
la certezza che la morte è vinta. Cristo è Risorto”. (R.P.)