2014-04-22 07:50:40

Massacri interetnici in Sud Sudan: civili trucidati in una moschea e alcune chiese


Ha destato orrore in tutto il mondo la notizia giunta ieri dal Sud Sudan: 200 persone massacrate in una moschea nello Stato settentrionale di Unity. Non è l’unico episodio di sangue: i miliziani, fedeli all’ex vicepresidente Riek Machar, di etnia nuer, nei giorni scorsi hanno trucidato centinaia di civili appartenenti all’etnia dinka in vari punti della città di Bentiu. L’Onu ha condannato fermamente l’accaduto, parlando senza mezzi termini di “crimini contro l’umanità”. Il servizio di Giulio Albanese:00:00:57:79

La notizia ha scosso le diplomazie di mezzo mondo e suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica internazionale. La denuncia viene dalle Nazioni Unite, precisando che solo nelle violenze avvenute nella moschea Kali-Ballee sono state uccise più di 200 persone e ferite 400. Decine di persone hanno poi subito la stessa sorte all’interno di chiese (una anche cattolica), ospedali e in un compound del Programma alimentare mondiale. Come se non bastasse, i ribelli hanno anche diramato un dispaccio ad una radio locale, incitando alla violenza contro donne e bambini. I caschi blu sono riusciti a trarre in salvo circa 500 persone, bloccate in un ospedale, e ne hanno scortate diverse altre centinaia fino a una base Onu, dove attualmente hanno trovato rifugio circa 12mila civili.







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