2014-04-22 07:28:00

Ancora insurrezioni filorusse nell’est dell’Ucraina. A Kiev il vicepresidente Usa Biden


Nell'Ucraina orientale continuano le azioni di forza di insorti filorussi: a Kramatorsk hanno ripreso il controllo del commissariato, che era tornato nelle mani del governo di Kiev giorni fa in seguito a un'operazione di polizia. Inoltre è stato eletto quello che viene definito il "governatore popolare” sia a Lugansk, città nella zona confinante con la Russia, ma anche a Kharkiv.  Intanto è arrivato a Kiev il vice presidente Usa Joe Biden. Il servizio di Fausta Speranza

Mentre il vice presidente Biden si appresta ad incontrare a Kiev il presidente ucraino ad interim Turcinov e il premier Iatseniuk, dagli Stati Uniti continuano le pressioni su Mosca perché esorti pubblicamente i separatisti ad abbandonare gli edifici occupati illegalmente nelle regioni dell’est. Il segretario di Stato Kerry in un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri Lavrov ha chiesto alla Russia "misure concrete per contribuire all'applicazione degli accordi di Ginevra". Accordi non certo risolutivi, come commenta nell’intervista di Gabriella Ceraso, Germano Dottori, docente di Studi Strategici alla Luiss: 

E’ importante che siano stati messi dei paletti, però non mi pare che in quel testo concordato a Ginevra fosse risolta la questione finale: l’assetto costituzionale dello Stato ucraino e il suo posizionamento internazionale. Fintanto che questa cosa resta indeterminata è molto difficile che il conflitto possa essere disinnescato. Si discute del livello di autonomia che dovrebbero avere le regioni dell’Est e che dovrebbero essere nella visione dei russofoni e di Mosca che li sostiene, capaci di dire la loro anche sulla politica estera dello Stato. In realtà alla fine è sempre la questione dell’allineamento internazionale che interessa Mosca, perché Mosca non vuole avere l’Unione Europea, né la Nato alle proprie frontiere; ma interessa anche i russofoni delle province orientali, perché se l’Ucraina viene in Occidente saranno le regioni occidentali del Paese e la capitale Kiev quelle che si svilupperanno maggiormente ed è chiaro che loro non ci stanno!  

Da parte sua, Mosca interviene per vaghe rassicurazioni: Lavrov afferma che la Russia metterà fine a qualsiasi tentativo di scatenare una guerra civile in Ucraina. A Pasqua di fronte alla sparatoria a Sloviansk Lavrov aveva parlato di incapacità o riluttanza delle autorità di Kiev a controllare gli estremisti.

(Tratto dall'archivio di radiovaticana.va)








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