2014-04-21 19:34:17

Sud Sudan: centinaia di civili uccisi in nuovi attacchi dei ribelli


La notizia di un nuovo massacro arriva dal Sud Sudan, dove le truppe fedeli al presidente Salva Kiir si scontrano, da dicembre, con i ribelli guidati dal suo ex-vice Riek Machar. Secondo la missione delle Nazioni Unite nel Paese, centinaia di persone sono state uccise dagli insorti nei giorni scorsi, durante la presa di Bentiu, capoluogo dello stato di Unity e importante centro petrolifero. Il servizio di
Davide Maggiore:RealAudioMP3

È una vera e propria carneficina durata due giorni quella denunciata dall’Onu, secondo cui i ribelli, una volta conquistata la città, avrebbero preso d’assalto i luoghi dove centinaia di civili, anche stranieri, si erano rifugiati: in una moschea i morti sono stati circa 200 e i feriti il doppio. Episodi simili sono avvenuti anche in edifici abbandonati del Programma alimentare mondiale, nell’ospedale di Bentiu e in una chiesa cattolica. Le Nazioni Unite hanno parlato di “uccisioni mirate”, avvenute sulla base dell’etnia e della nazionalità, condannando l’uso da parte di “persone legate all’opposizione”di una radio locale per diffondere “messaggi d’odio”. A subirne le conseguenze non sono stati però solo i Dinka, appartenenti al gruppo etnico del presidente Kiir, ma anche quei Nuer - popolazione di cui fa parte il leader anti-governativo Machar - che non avevano acclamato i ribelli entrati in città. Raisedon Zenenga, alto funzionario dell’Onu in Sud Sudan, ha auspicato che venga aperta un’indagine sui fatti, e che i colpevoli del massacro siano “chiamati a risponderne”. Ma la guerra continua, e i ribelli hanno dichiarato che, dallo stato di Unity, stanno avanzando su quello confinante di Warrap.







All the contents on this site are copyrighted ©.