Pasqua in Ucraina: violata tregua nelle regioni filo-russe. Sparatoria con vittime
a Slaviansk
In Ucraina è stata violata la fragile tregua per la Pasqua nelle regioni orientali
russofone, offerta ieri da Kiev, che ha sospeso le operazioni militari contro i secessionisti.
Stamane, infatti, almeno due miliziani filorussi sono morti in una sparatoria ad un
posto di blocco, alle porte di Slaviansk. Immediato il commento indignato di Mosca
che parla di provocazione dei nazionalisti ucraini. Sentiamo Marco Guerra:
È di almeno
due vittime confermate tra le fila dei secessionisti il bilancio della sparatoria
ad un posto di blocco eretto da militanti filorussi vicino a Slaviansk, nell'Ucraina
orientale, città totalmente sotto il controllo di milizie filorusse che presidiano
il municipio, la polizia e la sede locale dei servizi segreti. Secondo un responsabile
locale, ci sarebbe anche un morto tra gli assalitori, ma il numero reale delle vittime
resta incerto. Si tratta dei primi scontri da quando a Ginevra il 17 aprile è stato
firmato l’accordo – mediato da Usa, Ue e Russia - per far deporre le armi alle milizie.
Immediata la reazione di Mosca: il governo russo parla di “provocazione” e accusa
l’estrema destra ucraina che, dal canto suo, nega però ogni coinvolgimento nella sparatoria.
E mentre il leader della milizia separatista di Slaviansk ha rivolto un appello a
Putin per l’invio di truppe, al fine di proteggere la popolazione russofona, il ministro
dell'Interno di Kiev, Avakov, ha annunciato che sta andando nella zona per ispezionare
“le forze della guardia nazionale e le unità dei commando”. Intanto appare evidente
che l’accordo di Ginevra lascia irrisolta la questione dell’assetto politico e del
livello di autonomia delle regioni orientali ucraine filo-russe.