Pasqua in Ucraina: violata la tregua. Quattro morti in una sparatoria a Slaviansk
In Ucraina è stata violata la fragile tregua per la Pasqua nelle regioni orientali
russofone, offerta ieri da Kiev, che ha sospeso le operazioni militari contro i secessionisti.
I separatisti hanno dichiarato il coprifuoco a Slavianks, a partire dalla mezzanotte
locale, dopo l'attacco ad un posto di blocco che ha visto, secondo i filo-russi, l'uccisione
di tre loro membri da parte di nazionalisti ucraini della formazione di estrema destra
'Praviy Sektor'. Morto anche uno degli assalitori. Mosca e Kiev si scambiano accuse
sulle responsabilità. La Russia parla di provocazione dei nazionalisti ucraini. Il
servizio di Paola Simonetti:
Un fragile equilibrio,
rotto dalle raffiche di un sparatoria consumatasi ad un chek-point a Slaviansk, città
dell’Ucraina orientale sotto il controllo di milizie filorusse, che Kiev accusa di
essere truppe di elite dei servizi speciali russi. Uno scontro nel quale sarebbero
morti almeno 4 uomini, tre dei quali proprio filorussi. Immediato il commento di Mosca
che si dice oltraggiata dall'episodio, considerato la dimostrazione della mancanza
di volontà da parte delle autorità di Kiev di disarmare nazionalisti ed estremisti;
un fatto che non solo viola, fa notare il governo russo, la tregua pasquale unilaterale
dichiarata da Kiev, ma che non rispetta i termini dell’accordo internazionale di Ginevra.
L'Ucraina dal canto suo si difende e accusa: la sparatoria è una messinscena opera
di "sabotatori russi". Intanto, l'autoproclamato sindaco di Slaviansk, Ponomarev,
corre ai ripari imponendo il coprifuoco da mezzanotte alle sei e lancia un appello
al presidente Putin: inviare al più presto forze per il mantenimento della pace e
per difendere la popolazione dal rischio di una guerra civile.