Messaggio di Pasqua del patriarca Kirill: “Rinasca il legame tra i popoli fratelli
di Russia e Ucraina”
“Una preghiera particolare per i popoli di Russia e Ucraina, affinché la pace trionfi
nella mente e nei cuori di quanti sono fratelli e sorelle secondo il sangue e la fede,
affinché si ricostituiscano i legami perduti e rinasca la necessaria collaborazione”.
È quanto chiede, nel suo messaggio pasquale, il primate della Chiesa ortodossa russa,
il patriarca di Mosca Kirill, rivolgendosi a tutti i credenti ortodossi della Russia
e all'intero mondo cristiano, che quest'anno celebra insieme la Santa Pasqua il 20
aprile. Kirill ricorda quindi che “annunciando l’amore di Dio che sorpassa ogni conoscenza,
il cristianesimo unisce le persone, oltrepassando le frontiere tra popoli, culture
e stati, poiché la luce di Cristo illumina ogni uomo”. Ma per fare questo, il patriarca
di Mosca esorta tutti a rinnovare lo spirito con l’annuncio della Pasqua e a condividere
la gioia con i familiari e col prossimo, mentre la Chiesa Ortodossa è chiamata a “compiere
con zelo la sua missione di salvezza” e a “promuovere l’unità spirituale dei popoli
che vivono nei Paesi di giurisdizione spirituale del Patriarcato di Mosca”. “Di anno
in anno – afferma poi il primate ortodosso russo - il lieto annuncio della Risurrezione
ci porta il suo suono di vittoria e ci spinge a render gloria al Dio e Salvatore che
con la sua morte ha schiacciato la morte e ci ha resi partecipi della vita eterna
che verrà”. Kirill ricorda dunque che la Pasqua “non è una bella leggenda, né un assioma
teologico, né l’obbligo di adempiere un’antica tradizione. La Pasqua – dice il patriarca
- è il nucleo e la sostanza del cristianesimo; è la vittoria che Dio ci ha donato”.
La Resurrezione di Cristo va quindi accolta “come il più grande miracolo della storia
umana (…) un avvenimento che cambia la vita (…), poiché la Resurrezione di Cristo,
la Salvezza del mondo compiuta dal Signore, è la più grande gioia che una persona
può provare”. “Per quanto difficile possa essere la nostra esistenza – spiega ancora
il patriarca di Mosca - per quanto le prove della vita ci possano sopraffare, per
quanto dobbiamo sopportare offese dalle persone e torti dal mondo che ci circonda,
tutto questo è niente in confronto con quella gioia spirituale e quella speranza nella
salvezza eterna che ci dona Dio”. Per questo motivo “la Pasqua di Cristo significa
il trionfo della vita, trionfo della vittoria sulla morte, che porta amore, pace,
rigenerazione spirituale”. Celebrando la Pasqua – aggiunge Kirill – “il Signore Risorto
rinnova la natura umana, rafforza nelle prove, dà forza per compiere buone opere”.
(M.G.)