A Roma il Ritratto di Cristo ispirato alla Sindone e dipinto con pigmenti invisibili
Un’opera artistica ispirata alla Sacra Sindone offerta al pubblico per contemplare
la Passione di Gesù. E’ il “Ritratto di Cristo” realizzato su tessuto spigato dalla
pittrice Veronica Piraccini ed esposto nella Chiesa romana di San Paolo alla Regola
fino al prossimo 3 maggio. Innovativa la tecnica dei pigmenti invisibili, che si rivelano
all’occhio solo se “toccati” da una luce nera. Il servizio di Paolo Ondarza:
Un telo di
lino bianco di circa 4 metri. La luce illumina i pigmenti invisibili, tecnicamente
chiamati "impercettibili", lasciati sulla stoffa dal pennello di Veronica Piraccini
ed ecco apparire un ritratto di uomo a grandezza naturale in tre dimensioni, visto
davanti e di dietro. I segni delle ferite sul corpo lo identificano: è Gesù. La pittrice
si è lasciata ispirare dalla contemplazione della Sacra Sindone di Torino ed ha affidato
alla luce il compito di mostrare al visitatore il corpo di Cristo.
R. - Mi
sono affidata alla luce, senza dubbio. Già dal ’95 ho elaborato questi pigmenti che,
uniti a delle sostanze e a dei leganti, sono riuscita a utilizzare per alcune pitture.
Le ferite si vedono come se il Corpo fosse lì, come se dalla Sindone si fosse materializzato
il Corpo di nostro Signore.
D. - Questi pigmenti invisibili, questa tecnica
utilizzata permette una visione tridimensionale…
R. - E senza gli occhiali
che si usano per i film, a occhio nudo. In quanto la Sindone è tridimensionale, però
è monocromatica praticamente. Applicando questi colori sulle stesse forme è venuta
fuori una tridimensionalità, che già la Sindone suggerisce e che con i colori si accentua.
Con
la stessa tecnica, sempre a Roma, ma nella Chiesa di sant’Anastasia, Veronica Piraccini
ha realizzato una riproduzione fedele della Sacra Sindone…
“E’ un dipinto
che nasce per contatto dalla Sindone, quindi il risultato è speculare all’immagine
di inizio. Tutto il dipinto, che rivela il Signore, lo rivela attraverso le ferite,
che ho tradotto sia in blu che in rosso e poi in incarnato e dorato tutto l’alone
del Corpo".
Due opere di grande suggestione da un punto di vista artistico
e spirituale, in questi giorni in cui la Liturgia ci invita a contemplare il Mistero
della Passione di Cristo.