Nepal: 12 guide alpine morte per una valanga sull'Everest
Sono stati recuperati i corpi di 12 guide alpine nepalesi morte sotto una valanga
stamattina all'alba sul versante meridionale dell'Everest. Lo riferisce il sito internet
di The Himalayan Times ripreso dall'agenzia Ansa. Otto membri della spedizione sono
stati trovati vivi dai soccorritori che sono al lavoro nella zona che si trova a un
altitudine di circa 5000 metri poco sopra il campo base. Ma ci sarebbe un numero imprecisato
di dispersi. Si tratta di uno dei piu' gravi incidenti degli ultimi anni che hanno
visto un boom di presenze sul 'tetto del mondo'.
Secondo un responsabile del
ministero del Turismo, Tilak Ram Pandey, un gruppo di 50 persone, la maggior parte
'sherpa' nepalesi, e' stato travolto dalla valanga mentre stavano perlustrando la
zona e fissando le corde in previsione della imminente stagione delle scalate. A partire
da fine aprile, oltre 300 team stranieri raggiungeranno il campo base da cui poi partiranno
per la conquista della vetta a 8.848 metri. Circa 600 nepalesi, tra 'sherpa' e altro
personale, sono coinvolti nelle spedizioni, che sono una ricca fonte di guadagno per
la popolazione locale e per il governo di Kathmandu.
Secondo Elizabeth Hawley,
considerata la massima esperta mondiale di alpinismo nell'Hymalaya, si tratta del
peggiore incidente di sempre sul cosiddetto tetto del mondo. Il triste precedente
primato - riferisce l'agenzia Agi - risaliva al 1996, quando persero la vita otto
persone appartenenti a due spedizioni diverse: vicenda immortalata dall'alpinista-scalatore
americano Jon Krakauer nel celebre resoconto intitolato 'Aria sottile', pubblicato
l'anno dopo.
Analoga la sciagura avvenuta nel settembre 2012 ma su un'altra
montagna della catena asiatica, il Manaslu: i morti allora furono undici, tra cui
nove europei. La tragedia e' avvenuta in una zona chiamata il 'campo di popcorn',
lungo il percorso che conduce all'insidioso ghiacciaio del Khumbu: gli sherpa stavano
dirigendosi a un campo in quota per piantarvi alcune tende, e si erano uniti a un
gruppo di turisti stranieri per acclimatarsi. Dalla conquista del picco piĆ¹ elevato
del pianeta nel 1953, a opera del neozelandese sir Edmund Hillary e del nepalese Tenzin
Norgay, le vittime dell'Everest ammontano a oltre 300. (R.P.)