La scomparsa di Gabriel García Márquez, scrittore di storie e cantore di miti
Si è spento ieri a 87 anni, nella sua casa di Città del Messico, lo scrittore colombiano,
Premio Nobel della letteratura, Gabriel García Márquez. Malato da lungo tempo, dall’8
aprile aveva lasciato l’ultimo ricovero per ricevere in case le cure, assistito dalla
moglie e dai figli. La Colombia ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale; Città
del Messico gli dedicherà lunedì prossimo una pubblica commemorazione, mentre le spoglie
dello scrittore saranno cremate in una cerimonia privata. Il servizio di Alessandro
De Carolis: Vedeva la vita nella filiera degli eventi e la “sentiva” nei suoi
arcani, esplorandone il mistero stando saldamente con i piedi in aria, perché per
lui spazio e tempo seguivano logiche che la logica non necessariamente doveva capire,
e la linea retta non era mai la madre né la direzione di marcia della sua scrittura.
Gabriel García Márquez ha mescolato con arte lussureggiante realtà e magia e la “latinoamericanità”
che affiora dalle sue storie affascina e cattura da decenni proprio perché le sue
trame sono impasto di natura e sovranatura, di fisicità evanescente e tangibili sfumature
i suoi personaggi.
Del resto aveva scritto, e vale un epitaffio, “la vita non
è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”.
E per un uomo convinto che “l’ispirazione non dà preavvisi” era dunque necessario
vivere oggi si direbbe connesso con la realtà del surreale, affacciato sui panorami
dell’utopia, padre felice di un’allegoria riuscita o figlio devoto di un mito che
spalanca mille possibilità narrative, buone per solitudini di cent’anni o per felicità
che durano l’eternità di un lampo.
A muoversi tra queste dimensioni eroismi
e cinismi, lotte e soprattutto sconfitte, nostalgie e languori di passati diversi
e implacabili destini di morti annunciate. Lo salutiamo, “Gabo”, rubando le parole
al suo colonnello Aureliano Buendía: “Il mio migliore amico è quello che è appena
morto”. Per moltissimi, da un giorno, è davvero così. Ma la sua amicizia, e soprattutto
i suoi libri, resteranno per sempre a far compagnia ai nostri sogni.