2014-04-17 07:44:35

Crisi Ucraina. Al via il quadrilaterale di Ginevra. Usa pronti a nuove sanzioni contro la Russia


Minaccia di nuove sanzioni statunitensi contro la Russia, assicurazione da parte della Nato di rafforzare le difese ad Est, vicolo cieco al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. E’ questa la situazione internazionale prima dell’incontro a quattro: Russia, Ucraina, Stati Uniti ed Unione europea, di oggi a Ginevra. Sul terreno, intanto, pare inarrestabile l’azione dei separatisti in Donbass. Giuseppe D’amato:RealAudioMP3

L’Occidente non riesce a trovare per ora contromisure alla situazione in Ucraina orientale. Il presidente Usa Obama ha invitato Mosca a non sostenere ulteriori azioni dei gruppi armati filo-russi, altrimenti vi saranno “delle conseguenze”. Probabili nuove sanzioni economiche e politiche. Già in precedenza il capo della Casa bianca aveva chiesto anche all’Unione europea di seguire la stessa strada. L’Alleanza atlantica ha dichiarato che rafforzerà le difese aeree, navali e terrestri in Europa orientale. Le misure sono state prese, ha spiegato il segretario della Nato Rasmussen per rispondere “alla crisi”, che secondo le Nazioni Unite sta peggiorando. La speranza è che a Ginevra le parti ricomincino a dialogare, ma il rischio di un muro contro muro è altissimo. In Ucraina orientale, intanto, le 6 autoblindo passate con gli insorti sono a Slavjansk. A Mariupol nella notte si è registrato l’assalto ad una caserma con un morto. A Donetsk oggi si terranno varie manifestazioni. Una di questa è pro-Ucraina. Si temono provocazioni.

Sulle attese per il quadrilaterale di Ginevra, Giancarlo La Vella ha intervistato Fabrizio Dragosei, inviato a Mosca del Corriere della Sera:RealAudioMP3

R. – Diciamo che le speranze sono rivolte a quell’incontro. La Russia chiedeva delle precondizioni, che non sembra siano state accolte: una era quella di parlare del nuovo assetto costituzionale dell’Ucraina e la seconda era che rappresentanti delle regioni dell’est partecipassero a questo incontro. Sicuramente, è importante ed è un passo per ridare la parola alla diplomazia, perché come l’Europa va dicendo da molto tempo – e in questo si distingue un po’ dagli Stati Uniti – la questione ucraina non si risolve né con gli atti di forza da parte della Russia né, probabilmente, con atti di forza dell’occidente, come potrebbero essere sanzioni molto severe, che alcuni a Washington vorrebbero. Diciamo che ora vedremo se la diplomazia tornerà ad avere un ruolo da protagonista.







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